domenica 11 marzo 2012

Depressa per il troppo sesso dell'amica, studentessa chiede risarcimento

La convivenza con una compagna di stanza disinibita e ossessionata dal sesso l'avrebbe fatta ammalare di depressione e adesso chiede i danni al college che non l'ha tutelata. Lindsay Blankmeyer, un’ex studentessa americana del cattolico Stonehill College,ha trascinato davanti al tribunale di Boston l’ateneo in cui si è laureata nel 2011 chiedendo all’istituto di Easton, Massachusetts, un risarcimento di 150.000 dollari per le sofferenze psicologiche subite. La ventiduenne si sarebbe iscritta al college cattolico nel 2007, ma i suoi problemi sarebbero iniziati solo nell'ultimo anno di università quando le fu assegnata una stanza da condividere con la procace Laura Sidla. Quest'ultima non solo avrebbe invitato più volte il fidanzato nella loro stanza facendo sesso a poca distanza dal letto della compagna di camera. Ma più volte, quando non era in dolce compagnia, si sarebbe collegata a siti web a luci rosse e avrebbe fatto sesso online davanti agli occhi increduli della coinquilina. Questi atteggiamenti strafottenti e audaci avrebbero provocato seri danni alla psiche della ventiduenne che avrebbe sofferto di una «depressione con istinti suicidi e di una sindrome da deficit di attenzione». La ragazza si sarebbe rivolta più volte ai dirigenti del college chiedendo una stanza singola, ma a suo dire i suoi interlocutori non le avrebbero offerto aiuto e la loro superficialità avrebbe aggravato le sue condizioni. «L'istituto di Shonehill ha rifiutato la richiesta di una stanza singola e nelle settimane e nei mesi successivi Lindsay è caduta in una depressione molto forte ed è stata costretta ad allontanarsi dal college per farsi curare» si legge nella causa legale intentata dalla Blankmeyer.

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