giovedì 12 aprile 2012

Spiati dalla TV: Il Decoder intercetta i gusti della gente

Avete mai detto, osservando la pubblicità sulla casella di posta elettronica o sul vostro profilo Facebook: «Ma guarda, è proprio il cellulare, la panca da palestra, il libro che avevo cercato ieri su Google»?. Ora la stessa cosa potrebbe presto accadere in tv. Si chiamano highly targeted ads: spot altamente mirati. Ovvero confezionati per il singolo utente. Lo scopo: applicare alla televisione le tecniche di individuazione del target utilizzate su internet. In America è già realtà. Siete appassionati di montagna? In tv potreste presto vedere gli spot di un weekend sulle Dolomiti, l’ultimo modello di scarponi da trekking o di tenda da campeggio. L’emittente Usa Cablevision System Corp., ha messo a punto un sistema che invia pubblicità differenti in tempo reale a diversi telespettatori sintonizzati sullo stesso canale: spot mirati finiscono ogni giorno nel salotto dei 3 milioni di abbonati sparsi tra New York, il Connecticut e il New Jersey. Tecnologia utilizzata anche dall’esercito per inviare 4 diversi annunci in cui si invitavano 4 differenti tipi di giovani ad arruolarsi. Da dove arrivano i dati? Cablevision combina i nomi e gli indirizzi degli abbonati con informazioni fornite dalle agenzie pubblicitarie. In parte, poi, le emittenti i dati li hanno già, si trovano nel decoder: Simulmedia Inc. memorizza sui database tutti i programmi visti dai suoi utenti e riesce a stabilire quali utenti sono interessati ad un certo tipo di pubblicità. Altre compagnie come TRA Inc., Rentrak Corp. E WPP PLC’s Kantar Media, in collaborazione con Microsoft, estraggono i dati dai set top box e li combinano con altri provenienti da altri fonti. Quindi, insieme a colossi del digitale tra i quali Google, aiutano gli inserzionisti ad acquistare spazi ritagliati in base ai gusti dei consumatori. Le tv si sono accorte che il web si sta accaparrando una fetta sempre più larga del mercato pubblicitario. Bank of America stima che il volume d’affari potenziale degli highly targeted ads raggiungerà gli 11,6 miliardi di dollari entro il 2015. «E’ un momento epocale, siamo alla vigilia del lancio di un nuovo Sputnik – spiega Tracey Scheppach, vicepresidente di Starcom Mediavest Group – entro 6 anni la tecnologia potrebbe permettere a tutte le emittenti di inviare pubblicità su misura».

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