Chat e incontri
lunedì 19 ottobre 2009
IL MISTERO DEL FURTO DI CARAVAGGIO .
La notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 un commando mafioso trafugo',
a Palermo, dall'Oratorio di S.Lorenzo, la Nativita'del Caravaggio.
Da 40 anni gli sforzi per restituire il capolavoro sono stati vani.
Il pentito Mannoia, uno degli autori del colpo,ha sostenuto che il quadro
e' andato distrutto. Secondo le indagini dei carabinieri della Tutela
patrimonio artistico,la tela e' stata seppellita nelle campagne di
Palermo, ma la mafia l'ha prelevata prima dell'arrivo delle forze
dell'ordine.
Ad oggi dopo diversi tentativi di recupero e ricerca non si hanno notizie certe
su che fine abbia fatto una tale opera di tanto rilievo culturale e artistico .
autore starlig
venerdì 16 ottobre 2009
QUANTO TI FIDI DELLA TUA CARTA DI CREDITO?......
"La mia "roba" è la migliore in circolazione", scrive Devildumper. "Non ti fidi, amico? Allora prova questa carta. Te la do gratis. Vai su eBay e compra qualcosa. Ti accorgerai che non vendo robaccia". Subito dopo sul nostro monitor appaiono tutti i numeri di una Visa Gold: le 16 cifre stampate sulla carta di credito, la data di scadenza, il codice di sicurezza. E poi il nome e l'indirizzo del titolare, un certo David Thigpen di Charlotte in North Carolina. Quanto basta per fare acquisti online con identità fasulla, a spese dell'ignaro titolare. Facciamo una verifica ed effettivamente la carta è attiva e funzionante. "Ho 50 mila pezzi a disposizione - scrive ancora Devildumper - Visa, Mastercard, American Express. Tutto quello che vuoi. 6 dollari a pezzo. A voi europei vendo le carte americane. Con la mia "roba" diventi ricco, amico". Quando gli chiediamo da dove arriva la sua merce, la conversazione su Icq si interrompe. Devildumper è offline.
Nel mercato nero delle carte di credito ci sono delle regole da seguire. Non si fanno domande, si parla esclusivamente di affari, si paga in dollari, si resta anonimi e si comunica solo via computer in inglese. Il web è infestato da migliaia di spacciatori virtuali come Devildumper. Sono hacker, fenomeni del computer esperti nella violazione dei database e nella clonazione dei supporti magnetici. Rubano numeri di carte di credito, codici di bancomat, pin, chiavi d'accesso a conti bancari, identità digitali. Ma non li usano. I soldi veri li fanno rivendendo sulla rete ciò che rubano dalla rete. Gli investigatori di mezzo mondo li inseguono sul web, ma è una battaglia impari perché su internet i trafficanti di carte sanno diventare invisibili, si mimetizzano. E quando colpiscono, fanno male.
Nel 2008 sono stati rubati in tutto il mondo 285 milioni di dati personali elettronici (fonte: Verizon Business). Un bottino enorme, gli abitanti di Giappone e Russia messi insieme, per capirci.
La parola d'ordine con cui siamo entrati nel mercato nero dei dati bancari è dump. In gergo hacker significa "codice copiato". Basta scrivere dumps seller, venditore di codici, in un qualsiasi motore di ricerca per trovare migliaia di annunci. Così abbiamo trovato Fonky1977. Con questo pseudonimo si intrufola nelle chat, lascia messaggi nei forum e nei siti di annunci immobiliari. Lo agganciamo su Icq, il programma per chattare che garantisce l'anonimato perché si è identificati solo attraverso un numero. Niente e-mail o recapiti telefonici. Fonky1977 è finlandese, ha 32 anni. Ha un listino prezzi dettagliatissimo. "Il costo dipende dalla provenienza e dal limite massimo di utilizzo - ci spiega - una Mastercard Classic americana o canadese la vendo a 3 dollari. Le più care sono le italiane perché meno diffuse sul mercato: 15 dollari per una Classic, 25 per una Visa Gold, 35 per una Visa Platinum". Fonky1977 non spaccia solo numeri di carte. Vende anche i dati delle bande magnetiche e può fare perfette riproduzioni su supporti in plastica, chip compreso. "Questo però ti costerà molto di più - scrive - 100 dollari per una Classic, 300 per una Gold.
Ma la mia è roba buona, first hand stuff. Ci puoi fare shopping nei negozi in massima tranquillità. Sulla carta stampo il nome del vero titolare, quindi se ti chiedono un documento di identità procuratene uno falso. Ma stai tranquillo, sono pochi i negozi che lo fanno".
Milioni e milioni di codici e numeri smerciati come caramelle sul web. E le truffe dilagano. In Italia solo sul circuito Cartasì, che occupa un quarto del mercato con i suoi 7 milioni di clienti, ci sono stati più di 290 mila tentativi di transazione illecita nel 2008. L'utilizzo fraudolento di carte bancarie, stima la polizia postale, è aumentato del 30 per cento nel 2009. Significa acquisti e prelievi abusivi per milioni e milioni di euro. All'estero non va meglio. Alla Gran Bretagna le frodi con carte costano 610 milioni di sterline all'anno. E negli Stati Uniti i sondaggi dicono che la clonazione dell'amata tessera di plastica fa più paura di un attacco terroristico.
"Molti sedicenti spacciatori sono in realtà millantatori - spiega Antonio Apruzzese, direttore del servizio della polizia postale del Dipartimento di pubblica sicurezza - vendono numeri a caso al pollo di turno e poi spariscono. Nell'ambiente li chiamano rippers, squartatori. Purtroppo però ci sono anche i 'veri', i trafficanti che hanno a disposizione codici autentici. Li rivendono quasi tutti alla grossa criminalità organizzata, che poi li diffonde sul territorio nei paesi più ricchi. Tra i loro clienti ci sono anche cittadini incensurati che vogliono fare i furbi. Gli hacker più organizzati al momento si trovano in Russia, in Romania e nel Sud-Est Asiatico".
E russo è JohnLeaphead, che ha addirittura un sito registrato a Mosca. E' metodico. Accetta ordini solo se superiori ai 500 dollari. Pretende il pagamento anticipato su un conto della Liberty Reserve, una società di money transfer con sede in Costa Rica. Fa sconti del 20 per cento ai clienti fedeli. Sostiene di avere accesso a un database di 3 milioni di dati e di poter rimediare in poche ore un migliaio di Visa Platinum a 40 dollari a pezzo. Si comporta come un grossista, i prezzi della sua merce variano a seconda della disponibilità. "Quelli come lui sono i più pericolosi - dice Apruzzese - perché riescono davvero a penetrare nei database delle multinazionali, degli hotel e grossi centri commerciali. A volte non serve nemmeno essere dei fenomeni del computer. Basta avere dei complici nei posti giusti, ad esempio dietro lo sportello di una banca. La clonazione vera e propria, invece, è più laboriosa, bisogna manomettere le apparecchiature di pagamento per copiare le informazioni della banda magnetica. Per questo sul mercato nero le carte clonate costano di più".
Dumper66 lo troviamo mentre cerca clienti in un forum di discussione sull'arte italiana rinascimentale. Ha lasciato un messaggio. "Vendo logins freschissimi". Come se si trattasse di zucchine al mercato. In realtà sono le chiavi di accesso ai conti correnti online. Offre logins di conti aperti in decine di banche italiane. "Io vivo in Ghana - ci racconta durante l'unica, brevissima, conversazione su Skype che riusciamo a strappargli - i prezzi li fisso con la regola dei tre zeri. L'accesso a un conto con 40 mila dollari di liquidità disponibile, costa 40 dollari. Un conto da 20 mila, 20 dollari. Come faccio ad avere le password? Infetto i pc dei clienti delle banche con virus e trojan horse. Puoi spostare denaro a tuo vantaggio facendo bonifici. Se sei sveglio, non ti beccano".
Sembra facile. Troppo facile. "Invece non sempre la frode si concretizza - racconta Apruzzese - esistono sistemi di autenticazione basati su password temporanee monouso per l'accesso al conto online, che proteggono dagli utilizzi fraudolenti. Procedure simili si stanno lentamente diffondendo anche nel commercio elettronico. Le banche poi si allertano davanti a movimenti sospetti di denaro verso un conto estero, e talvolta riescono a bloccare il furto prima che avvenga. Nonostante ciò i casi aumentano lo stesso e il danno economico grava sulle banche e sugli istituti di emissione delle carte che devono rimborsare i truffati".
A volte qualche pesce grosso fa un passo falso. Come Max Butler, un hacker trentaseienne di San Francisco. Voleva diventare il Pablo Escobar del web e controllare tutto il mercato. E' stato venduto alla polizia dagli altri spacciatori che non condividevano il suo progetto. Ora rischia 60 anni di prigione per aver rubato più di 2 milioni di carte di credito e causato un danno di 86 milioni di dollari in acquisti abusivi. "Stanarli è un'impresa - ammette Apruzzese - perché si appoggiano su server in estremo oriente, infettano intere reti di computer che poi usano all'insaputa dei proprietari depistando la polizia. L'unica contromossa efficace è aumentare il livello di protezione di tutti i database".
Sembra la trama di un film di fantascienza ma non lo è , un consiglio che posso dare e che il denaro elettronico è il futuro ma tenete sempre sotto controllo gli stratti conti.....
fonte republica.it
Nel mercato nero delle carte di credito ci sono delle regole da seguire. Non si fanno domande, si parla esclusivamente di affari, si paga in dollari, si resta anonimi e si comunica solo via computer in inglese. Il web è infestato da migliaia di spacciatori virtuali come Devildumper. Sono hacker, fenomeni del computer esperti nella violazione dei database e nella clonazione dei supporti magnetici. Rubano numeri di carte di credito, codici di bancomat, pin, chiavi d'accesso a conti bancari, identità digitali. Ma non li usano. I soldi veri li fanno rivendendo sulla rete ciò che rubano dalla rete. Gli investigatori di mezzo mondo li inseguono sul web, ma è una battaglia impari perché su internet i trafficanti di carte sanno diventare invisibili, si mimetizzano. E quando colpiscono, fanno male.
Nel 2008 sono stati rubati in tutto il mondo 285 milioni di dati personali elettronici (fonte: Verizon Business). Un bottino enorme, gli abitanti di Giappone e Russia messi insieme, per capirci.
La parola d'ordine con cui siamo entrati nel mercato nero dei dati bancari è dump. In gergo hacker significa "codice copiato". Basta scrivere dumps seller, venditore di codici, in un qualsiasi motore di ricerca per trovare migliaia di annunci. Così abbiamo trovato Fonky1977. Con questo pseudonimo si intrufola nelle chat, lascia messaggi nei forum e nei siti di annunci immobiliari. Lo agganciamo su Icq, il programma per chattare che garantisce l'anonimato perché si è identificati solo attraverso un numero. Niente e-mail o recapiti telefonici. Fonky1977 è finlandese, ha 32 anni. Ha un listino prezzi dettagliatissimo. "Il costo dipende dalla provenienza e dal limite massimo di utilizzo - ci spiega - una Mastercard Classic americana o canadese la vendo a 3 dollari. Le più care sono le italiane perché meno diffuse sul mercato: 15 dollari per una Classic, 25 per una Visa Gold, 35 per una Visa Platinum". Fonky1977 non spaccia solo numeri di carte. Vende anche i dati delle bande magnetiche e può fare perfette riproduzioni su supporti in plastica, chip compreso. "Questo però ti costerà molto di più - scrive - 100 dollari per una Classic, 300 per una Gold.
Ma la mia è roba buona, first hand stuff. Ci puoi fare shopping nei negozi in massima tranquillità. Sulla carta stampo il nome del vero titolare, quindi se ti chiedono un documento di identità procuratene uno falso. Ma stai tranquillo, sono pochi i negozi che lo fanno".
Milioni e milioni di codici e numeri smerciati come caramelle sul web. E le truffe dilagano. In Italia solo sul circuito Cartasì, che occupa un quarto del mercato con i suoi 7 milioni di clienti, ci sono stati più di 290 mila tentativi di transazione illecita nel 2008. L'utilizzo fraudolento di carte bancarie, stima la polizia postale, è aumentato del 30 per cento nel 2009. Significa acquisti e prelievi abusivi per milioni e milioni di euro. All'estero non va meglio. Alla Gran Bretagna le frodi con carte costano 610 milioni di sterline all'anno. E negli Stati Uniti i sondaggi dicono che la clonazione dell'amata tessera di plastica fa più paura di un attacco terroristico.
"Molti sedicenti spacciatori sono in realtà millantatori - spiega Antonio Apruzzese, direttore del servizio della polizia postale del Dipartimento di pubblica sicurezza - vendono numeri a caso al pollo di turno e poi spariscono. Nell'ambiente li chiamano rippers, squartatori. Purtroppo però ci sono anche i 'veri', i trafficanti che hanno a disposizione codici autentici. Li rivendono quasi tutti alla grossa criminalità organizzata, che poi li diffonde sul territorio nei paesi più ricchi. Tra i loro clienti ci sono anche cittadini incensurati che vogliono fare i furbi. Gli hacker più organizzati al momento si trovano in Russia, in Romania e nel Sud-Est Asiatico".
E russo è JohnLeaphead, che ha addirittura un sito registrato a Mosca. E' metodico. Accetta ordini solo se superiori ai 500 dollari. Pretende il pagamento anticipato su un conto della Liberty Reserve, una società di money transfer con sede in Costa Rica. Fa sconti del 20 per cento ai clienti fedeli. Sostiene di avere accesso a un database di 3 milioni di dati e di poter rimediare in poche ore un migliaio di Visa Platinum a 40 dollari a pezzo. Si comporta come un grossista, i prezzi della sua merce variano a seconda della disponibilità. "Quelli come lui sono i più pericolosi - dice Apruzzese - perché riescono davvero a penetrare nei database delle multinazionali, degli hotel e grossi centri commerciali. A volte non serve nemmeno essere dei fenomeni del computer. Basta avere dei complici nei posti giusti, ad esempio dietro lo sportello di una banca. La clonazione vera e propria, invece, è più laboriosa, bisogna manomettere le apparecchiature di pagamento per copiare le informazioni della banda magnetica. Per questo sul mercato nero le carte clonate costano di più".
Dumper66 lo troviamo mentre cerca clienti in un forum di discussione sull'arte italiana rinascimentale. Ha lasciato un messaggio. "Vendo logins freschissimi". Come se si trattasse di zucchine al mercato. In realtà sono le chiavi di accesso ai conti correnti online. Offre logins di conti aperti in decine di banche italiane. "Io vivo in Ghana - ci racconta durante l'unica, brevissima, conversazione su Skype che riusciamo a strappargli - i prezzi li fisso con la regola dei tre zeri. L'accesso a un conto con 40 mila dollari di liquidità disponibile, costa 40 dollari. Un conto da 20 mila, 20 dollari. Come faccio ad avere le password? Infetto i pc dei clienti delle banche con virus e trojan horse. Puoi spostare denaro a tuo vantaggio facendo bonifici. Se sei sveglio, non ti beccano".
Sembra facile. Troppo facile. "Invece non sempre la frode si concretizza - racconta Apruzzese - esistono sistemi di autenticazione basati su password temporanee monouso per l'accesso al conto online, che proteggono dagli utilizzi fraudolenti. Procedure simili si stanno lentamente diffondendo anche nel commercio elettronico. Le banche poi si allertano davanti a movimenti sospetti di denaro verso un conto estero, e talvolta riescono a bloccare il furto prima che avvenga. Nonostante ciò i casi aumentano lo stesso e il danno economico grava sulle banche e sugli istituti di emissione delle carte che devono rimborsare i truffati".
A volte qualche pesce grosso fa un passo falso. Come Max Butler, un hacker trentaseienne di San Francisco. Voleva diventare il Pablo Escobar del web e controllare tutto il mercato. E' stato venduto alla polizia dagli altri spacciatori che non condividevano il suo progetto. Ora rischia 60 anni di prigione per aver rubato più di 2 milioni di carte di credito e causato un danno di 86 milioni di dollari in acquisti abusivi. "Stanarli è un'impresa - ammette Apruzzese - perché si appoggiano su server in estremo oriente, infettano intere reti di computer che poi usano all'insaputa dei proprietari depistando la polizia. L'unica contromossa efficace è aumentare il livello di protezione di tutti i database".
Sembra la trama di un film di fantascienza ma non lo è , un consiglio che posso dare e che il denaro elettronico è il futuro ma tenete sempre sotto controllo gli stratti conti.....
fonte republica.it
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giovedì 15 ottobre 2009
STRANO MA VERO.....
Ladri inseguiti dalle proprie vittime: per salvarsi hanno chiamato la polizia
Poveri ladri, nessuno più li rispetta. A Bolzano due malviventi sono stati colti con le mani nel sacco mentre tentavano di rubare la benzina dai mezzi di una rivendita d’auto. I proprietari del negozio, anziché allontanarsi e chiedere aiuto hanno preso delle spranghe di ferro e si sono scagliati contro i ladri, costringendoli alla fuga. Un’esperienza umiliante, aggravata dal fatto che i furfanti hanno dovuto chiedere aiuto alla polizia.
Salvati da una pattuglia della polizia - Ebbene sì, i proprietari dell’auto salone, non si sono limitari a spaventare i balordi, ma li hanno inseguiti finché gli stessi, per evitare il linciaggio, non si sono rifugiati sul tetto di un capannone. Messi alle strette i malviventi non hanno trovato di meglio che telefonare alla polizia: "Arrestateci - hanno detto al 113 - altrimenti ci picchiano". Una pattuglia è intervenuta sul posto e, dopo aver tranquillizzato i titolari della rivendita, hanno fatto scendere i malviventi. Ora sono in salvo, in carcere.
fonte tiscali.it
lunedì 12 ottobre 2009
UHMHMH CHE BUONA...
La cioccolata è un alimento derivato dai semi della pianta del cacao diffuso e ampiamente consumato nel mondo intero. È preparato a partire dal burro di cacao (la parte grassa dei semi di cacao) con aggiunta di polvere di semi di cacao, zucchero e altri ingredienti facoltativi, quali il latte, le mandorle, le nocciole o altri aromi.Il cioccolato viene prodotto nelle forme più svariate,è anche un ingrediente di svariati dolciumi, tra cui gelati, torte, biscotti e budini.Alcuni studi sembrano confermare che il consumo frequente di cioccolato possa condurre ad un particolare forma di dipendenza detta, per analogia con l'alcolismo, cioccolismo. Altri studi dimostrano come l'assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine, in grado di aumentare il buon umore.La pianta del cacao ha origini antichissime e, secondo precise ricerche botaniche si presume che fosse presente più di 6000 anni fa nel Rio delle Amazzoni e nell'Orinoco. I primi agricoltori che iniziarono la coltivazione della pianta del cacao furono i Maya solo intorno al 1000 a.C.Presso i maya il cioccolato veniva chiamato kakaw uhanal, ovvero "cibo degli Dei", e il suo consumo era riservato solo ad alcune classi della popolazione (sovrani, nobili e guerrieri). I maya amavano la bevanda di cacao preparata con acqua calda. Acqua si diceva haa, e caldo si diceva chacau. La bevanda di cacao assumeva il semplice nome di chacauhaa.Sinonimo di chacau era chocol, da cui deriva chocolhaa, sicuramente il primo nome che si avvicina allo spagnolo chocolate.uhmhm che dire ,,,,,,,, che buona.
giovedì 8 ottobre 2009
L'INVENTORE DEL T9.....
Girando per internet mi sono imbattuto in questo sfogo,che credo condiviso da molti di noi.....
A me piacerebbe fare quattro chiacchiere con l'inventore del T9, un giorno.
Me lo metterei davanti. Gli offrirei un tè. Lui è sicuramente uno che non beve alcolici, lui sarà per forza uno che beve tè e un sacco di caffé.
Gli offrirei dei pasticcini, anche. Aspetterei di vederlo addentare la ciliegia verde della frolla per bloccargli il polso e chiedergli:
- Ma ora, dimmi: come ca**o ti è venuto di mettere "vi" come prima opzione al posto di "ti"?
Chi è che non ha mai ricevuto il famigerato sms ottocentesco "Vi passo a prendere stasera"?
E quando lui tossirà, si ingolferà, si batterà il petto e cercherà di arrivare con quella sua mano pallida alla tazzina di tè, io stringerei ancora di più la morsa e gli chiederei:
- E come ca**o ti è venuto di mettere "paura" come prima opzione rispetto a "scusa"?? ... "Paura, ero senza credito!".
Chi è che utilizza la parola "paura" negli sms? A chi pensavi come utente ideale? A Stephen King? Dimmelo.
A questo punto ingollerei anch'io un pasticcino per ostentare nervosismo.
E perché (sputando briciole di pasticcino) quando scrivo "tu" mi viene fuori "tv"? Che prendi, le mazzette dalla Rai?
A questo punto lui cercherebbe di bofonchiare qualcosa. Io lo interromperei bloccandogli anche l'altro polso. Alla mia coinquilina oggi è arrivato un messaggio che diceva: "Ti rifaccio gli ampliodoti per il meraviglioso sorriso!"
- Cosa sono gli ampliodoti, testa di min**ia? I complimenti???
"Ampliodoti" n-o-n-e-s-i-s-t-e. Il tuo dizionario di me**a è pieno di parole che n-o-n-e-si-s-t-o-n-o. A questo punto gli toglierei la tazza davanti, mi alzerei e la metterei nel lavandino. Così, per fare massaia. Con voce ferma gli direi (magari strofinandomi le mani sul grembiule):
- Il mio amico si chiama Savior. Ok, ha un nome di me**a, siamo d'accordo. Fatto sta che per colpa del tuo ca**o di T9 lui non si chiama più Savior, che è un brutto nome, si chiama Pathos, che è peggio.
E per dirti quante vite hai incasinato. Il mio amico Bernardo. Ok, un nome di me**a anche quello, siamo d'accordo, infatti è amico di Savior. Bè il caro Bernardo stava tampinando una ragazza. Era riuscito ad avere il numero. Le stava mandando il primo dannato messaggio galante per rompere il dannato ghiaccio. Il messaggio diceva: "Vi va se stasera andiamo a mangiare qualcosa e poi andiamo a ballare? Vi porto a Testaccio, c'è il mio amico che mette i dischi. Vi riaccompagno a casa io".
E a parte che sembra scritto da Mozart. Ma a parte. A un certo punto lo spazio era quasi finito, per cui Bernardo non si firmò "Bernardo", si firmò "Bern".
Peccato che il messaggio sia arrivato firmato "Afro", a sottintendere un individuo con una min**ia di due metri intenzionato a concludere degnamente la serata sul divano.
Ovviamente la ragazza in questione non si è mai più fatta viva, e Afro si è fatto un anno di pippe.
A questo punto mi risiederei e lo fisserei negli occhi.
Uno scrive aiuto. E fin qui. Poi gli diventa aiutò. E fin qui. Poi diventa bitum. Sì, esatto, bitum. Intendi bitume? Sì, intendi bitume. E allora se conosci la fottuta parola bitume, perché non mi prendi "me**a"?? Secondo te c'è più gente al mondo che scrive "me**a" o che scrive "bitume"!?
Poi volteggerei sollevando la gonna e direi:
- Oggi mi sento romantica: "Variazioni sul Ti amo".
1) "Vi con" (dislessia allo stato puro. Variante: un noto detersivo d'importazione)
2) "Vi amo" (un po' demodé, ma pur sempre efficace)
3) "Vi amm" (vi amm, vi amm, 'ncopp viamm ià)
4) "Ti bon" (nota bistecca)
5) "Ti anm" (un volgare insulto in foggiano)
6) "Ti coo" (...pulo)
7) "Ti bom" (bo)
"Ti ano" (vabè)
9) "Tg com" (mazzetta da Canale 5)
10) "Tg cnn" (notizie dal mondo).
Perché? Non? Vai? Da? Un? Buon? Psicologo?
Dovresti smettere di fare questo lavoro. Dovresti fare un lavoro che più ti si confà.
E a questo punto lo porterei al lavandino e gli farei lavare la tazzina.
A me piacerebbe fare quattro chiacchiere con l'inventore del T9, un giorno.
Me lo metterei davanti. Gli offrirei un tè. Lui è sicuramente uno che non beve alcolici, lui sarà per forza uno che beve tè e un sacco di caffé.
Gli offrirei dei pasticcini, anche. Aspetterei di vederlo addentare la ciliegia verde della frolla per bloccargli il polso e chiedergli:
- Ma ora, dimmi: come ca**o ti è venuto di mettere "vi" come prima opzione al posto di "ti"?
Chi è che non ha mai ricevuto il famigerato sms ottocentesco "Vi passo a prendere stasera"?
E quando lui tossirà, si ingolferà, si batterà il petto e cercherà di arrivare con quella sua mano pallida alla tazzina di tè, io stringerei ancora di più la morsa e gli chiederei:
- E come ca**o ti è venuto di mettere "paura" come prima opzione rispetto a "scusa"?? ... "Paura, ero senza credito!".
Chi è che utilizza la parola "paura" negli sms? A chi pensavi come utente ideale? A Stephen King? Dimmelo.
A questo punto ingollerei anch'io un pasticcino per ostentare nervosismo.
E perché (sputando briciole di pasticcino) quando scrivo "tu" mi viene fuori "tv"? Che prendi, le mazzette dalla Rai?
A questo punto lui cercherebbe di bofonchiare qualcosa. Io lo interromperei bloccandogli anche l'altro polso. Alla mia coinquilina oggi è arrivato un messaggio che diceva: "Ti rifaccio gli ampliodoti per il meraviglioso sorriso!"
- Cosa sono gli ampliodoti, testa di min**ia? I complimenti???
"Ampliodoti" n-o-n-e-s-i-s-t-e. Il tuo dizionario di me**a è pieno di parole che n-o-n-e-si-s-t-o-n-o. A questo punto gli toglierei la tazza davanti, mi alzerei e la metterei nel lavandino. Così, per fare massaia. Con voce ferma gli direi (magari strofinandomi le mani sul grembiule):
- Il mio amico si chiama Savior. Ok, ha un nome di me**a, siamo d'accordo. Fatto sta che per colpa del tuo ca**o di T9 lui non si chiama più Savior, che è un brutto nome, si chiama Pathos, che è peggio.
E per dirti quante vite hai incasinato. Il mio amico Bernardo. Ok, un nome di me**a anche quello, siamo d'accordo, infatti è amico di Savior. Bè il caro Bernardo stava tampinando una ragazza. Era riuscito ad avere il numero. Le stava mandando il primo dannato messaggio galante per rompere il dannato ghiaccio. Il messaggio diceva: "Vi va se stasera andiamo a mangiare qualcosa e poi andiamo a ballare? Vi porto a Testaccio, c'è il mio amico che mette i dischi. Vi riaccompagno a casa io".
E a parte che sembra scritto da Mozart. Ma a parte. A un certo punto lo spazio era quasi finito, per cui Bernardo non si firmò "Bernardo", si firmò "Bern".
Peccato che il messaggio sia arrivato firmato "Afro", a sottintendere un individuo con una min**ia di due metri intenzionato a concludere degnamente la serata sul divano.
Ovviamente la ragazza in questione non si è mai più fatta viva, e Afro si è fatto un anno di pippe.
A questo punto mi risiederei e lo fisserei negli occhi.
Uno scrive aiuto. E fin qui. Poi gli diventa aiutò. E fin qui. Poi diventa bitum. Sì, esatto, bitum. Intendi bitume? Sì, intendi bitume. E allora se conosci la fottuta parola bitume, perché non mi prendi "me**a"?? Secondo te c'è più gente al mondo che scrive "me**a" o che scrive "bitume"!?
Poi volteggerei sollevando la gonna e direi:
- Oggi mi sento romantica: "Variazioni sul Ti amo".
1) "Vi con" (dislessia allo stato puro. Variante: un noto detersivo d'importazione)
2) "Vi amo" (un po' demodé, ma pur sempre efficace)
3) "Vi amm" (vi amm, vi amm, 'ncopp viamm ià)
4) "Ti bon" (nota bistecca)
5) "Ti anm" (un volgare insulto in foggiano)
6) "Ti coo" (...pulo)
7) "Ti bom" (bo)
"Ti ano" (vabè)
9) "Tg com" (mazzetta da Canale 5)
10) "Tg cnn" (notizie dal mondo).
Perché? Non? Vai? Da? Un? Buon? Psicologo?
Dovresti smettere di fare questo lavoro. Dovresti fare un lavoro che più ti si confà.
E a questo punto lo porterei al lavandino e gli farei lavare la tazzina.
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strano ma vero
Arriva Google Flu
Con due settimane di anticipo rispetto alle istituzioni sanitarie nazionali Google sarà in grado di dire dove e quando esploderà l'influenza stagionale: dopo gli Usa, anche in Europa arriva Google Flu, il servizio che monitora lo sviluppo di tosse e raffreddore guardando alle ricerche fatte su Internet dai cittadini europei.
Il concetto è semplice: gli utenti della rete che avvertono i primi sintomi dell'influenza, non vanno dal medico ma come prima cosa cercano i loro sintomi sul web. Dal miliardo circa di ricerche che ogni giorno vengono fatte su Google, gli ingegneri di Mountain View hanno pensato di trarre vantaggio: saranno gli utenti della rete a dire, con le loro ricerche, dove e con che intensità si stanno sviluppando le influenze nei diversi Paesi.
Google Flu vuole essere d'aiuto alle autorità sanitarie, che difficilmente riescono a fare previsioni con tanto anticipo e a monitorare il territorio in modo così capillare. Per ora, oltre che negli Usa, è attivo in Austria, Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Olanda, Polonia, Spagna e Svezia. Ma per gli altri Paesi, tra cui l'Italia, gli ingegneri sono già al lavoro per calibrare il modello scientifico in base alle diverse lingue. Google Flu è disponibile all'indirizzo google.org/flutrend.
fonte ansa.it
Il concetto è semplice: gli utenti della rete che avvertono i primi sintomi dell'influenza, non vanno dal medico ma come prima cosa cercano i loro sintomi sul web. Dal miliardo circa di ricerche che ogni giorno vengono fatte su Google, gli ingegneri di Mountain View hanno pensato di trarre vantaggio: saranno gli utenti della rete a dire, con le loro ricerche, dove e con che intensità si stanno sviluppando le influenze nei diversi Paesi.
Google Flu vuole essere d'aiuto alle autorità sanitarie, che difficilmente riescono a fare previsioni con tanto anticipo e a monitorare il territorio in modo così capillare. Per ora, oltre che negli Usa, è attivo in Austria, Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Olanda, Polonia, Spagna e Svezia. Ma per gli altri Paesi, tra cui l'Italia, gli ingegneri sono già al lavoro per calibrare il modello scientifico in base alle diverse lingue. Google Flu è disponibile all'indirizzo google.org/flutrend.
fonte ansa.it
martedì 6 ottobre 2009
INTERNET AMORE E TRUFFA........
Si sono conosciuti su internet, e' nata una relazione, lui le ha chiesto un prestito da 170mila euro e l'ha restituito con un assegno a vuoto. Con questa accusa verra' processato a Firenze un 47enne di Sabaudia (Latina). L'uomo, accusato di truffa, dopo aver conosciuto la donna in rete, le ha fatto credere di essere un consulente finanziario con un alto tenore di vita. Quindi, sostenendo di avere problemi di liquidita', ha chiesto il prestito. Al momento di versare l'assegno, il conto era estinto.
Per il detto fidarsi e' bene non fidarsi è meglio almeno se poteva far offrire prima na cena.....
fonte ansa.it
Per il detto fidarsi e' bene non fidarsi è meglio almeno se poteva far offrire prima na cena.....
fonte ansa.it
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lunedì 5 ottobre 2009
BLUETOOTH ...........
Bluetooth è una specifica industriale per reti personali senza fili (WPAN: Wireless Personal Area Network). Fornisce un metodo standard, economico e sicuro per scambiare informazioni tra dispositivi diversi attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio. Bluetooth cerca i dispositivi entro un raggio di qualche decina di metri, tali dispositivi sono coperti dal segnale e li mette in comunicazione tra di loro. Questi dispositivi possono essere ad esempio palmari, telefoni cellulari, personal computer, portatili, stampanti, fotocamere digitali, console per videogiochi.La specifica Bluetooth è stata sviluppata da Ericsson e in seguito formalizzata dalla Bluetooth Special Interest Group (SIG). SIG, la cui costituzione è stata formalmente annunciata il 20 maggio 1999, è un'associazione formata da Sony Ericsson, IBM, Intel, Toshiba, Nokia e altre società che si sono aggiunte come associate o come membri aggiunti.
Il nome è ispirato a Harald Blåtand (Harold Bluetooth in inglese), re Aroldo I di Danimarca, abile diplomatico che unì gli scandinavi introducendo nella regione il cristianesimo. Gli inventori della tecnologia devono aver ritenuto che fosse un nome adatto per un protocollo capace di mettere in comunicazione dispositivi diversi (così come il re unì i popoli della penisola scandinava con la religione).Il logo della tecnologia unisce infatti le rune nordiche H-rune.gif (Hagall) e Runic letter berkanan.svg (Berkanan), analoghe alle moderne H e B. È probabile che l'Harald Blåtand a cui si deve l'ispirazione sia quello ritratto nel libro The Long Ships di Frans Gunnar Bengtsson, un best-seller svedese ispirato alla storia vichinga.Questo standard è stato progettato con l'obiettivo primario di ottenere bassi consumi, un corto raggio di azione (da 1 a 100 metri) e un basso costo di produzione per i dispositivi compatibili.
Lo standard doveva consentire il collegamento wireless tra periferiche come stampanti, tastiere, telefoni, microfoni, ecc. a computer o PDA o tra PDA e PDA. Attualmente più di un miliardo di dispositivi montano un'interfaccia Bluetooth.[2]
I telefoni cellulari che integrano chip Bluetooth sono venduti in milioni di esemplari e sono abilitati a riconoscere e utilizzare periferiche Bluetooth in modo da svincolarsi dai cavi. BMW è stato il primo produttore di autoveicoli a integrare tecnologia Bluetooth nelle sue automobili in modo da consentire ai guidatori di rispondere al proprio telefono cellulare senza dover staccare le mani dal volante. Attualmente molti altri produttori di autoveicoli forniscono di serie o in opzione vivavoce Bluetooth che integrati con l'autoradio dell'automobile permettono di utilizzare il cellulare mantenendo le mani sul volante a quindi aumentando la sicurezza della guida.
Adattatore Bluetooth USB per computer
Comunque lo standard include anche comunicazioni a lunga distanza tra dispositivi per realizzare delle LAN wireless. Ogni dispositivo Bluetooth è in grado di gestire simultaneamente la comunicazione con altri 7 dispositivi sebbene essendo un collegamento di tipo master slave solo un dispositivo per volta può comunicare con il server. Questa rete minimale viene chiamata piconet. Le specifiche Bluetooth consentono di collegare due piconet in modo da espandere la rete. Tale rete viene chiamata scatternet. Dispositivi in grado di gestire due piconet e quindi in grado di fare da ponte tra le due reti dovrebbero apparire nei prossimi due anni.[senza fonte] Ogni dispositivo Bluetooth è configurabile per cercare costantemente altri dispositivi e per collegarsi a questi. Può essere impostata una password per motivi di sicurezza se lo si ritiene necessario.
Il protocollo Bluetooth lavora nelle frequenze libere di 2,45 GHz. Per ridurre le interferenze il protocollo divide la banda in 79 canali e provvede a commutare tra i vari canali 1600 volte al secondo. La versione 1.1 e 1.2 del Bluetooth gestisce velocità di trasferimento fino a 723,1 kb/s. La versione 2.0 gestisce una modalità ad alta velocità che consente fino a 3 Mb/s. Questa modalità però aumenta la potenza assorbita. La nuova versione utilizza segnali più brevi e quindi riesce a dimezzare la potenza richiesta rispetto al Bluetooth 1.2 (a parità di traffico inviato).
Bluetooth non è uno standard comparabile con il Wi-Fi dato che questo è un protocollo nato per fornire elevate velocità di trasmissione con un raggio maggiore, a costo di una maggior potenza dissipata e di un hardware molto più costoso. Infatti il Bluetooth crea una personal area network (PAN) mentre il Wi-FI crea una local area network. Il Bluetooth può essere paragonato al bus USB mentre il Wi-FI può essere paragonato allo standard ethernet.
un apllicazione molto difffusa del bluetooth è la chat infatti è possibile tramite sms o programmi appositi poter chattare utilizzando la tecnologia bluetooth salvo pero ke ci sia qualcuno nelle vicinanze che abbia attivo il bluetooth( chi sa se po trovare l'anima gemella....)
fonte wikipedia
Il nome è ispirato a Harald Blåtand (Harold Bluetooth in inglese), re Aroldo I di Danimarca, abile diplomatico che unì gli scandinavi introducendo nella regione il cristianesimo. Gli inventori della tecnologia devono aver ritenuto che fosse un nome adatto per un protocollo capace di mettere in comunicazione dispositivi diversi (così come il re unì i popoli della penisola scandinava con la religione).Il logo della tecnologia unisce infatti le rune nordiche H-rune.gif (Hagall) e Runic letter berkanan.svg (Berkanan), analoghe alle moderne H e B. È probabile che l'Harald Blåtand a cui si deve l'ispirazione sia quello ritratto nel libro The Long Ships di Frans Gunnar Bengtsson, un best-seller svedese ispirato alla storia vichinga.Questo standard è stato progettato con l'obiettivo primario di ottenere bassi consumi, un corto raggio di azione (da 1 a 100 metri) e un basso costo di produzione per i dispositivi compatibili.
Lo standard doveva consentire il collegamento wireless tra periferiche come stampanti, tastiere, telefoni, microfoni, ecc. a computer o PDA o tra PDA e PDA. Attualmente più di un miliardo di dispositivi montano un'interfaccia Bluetooth.[2]
I telefoni cellulari che integrano chip Bluetooth sono venduti in milioni di esemplari e sono abilitati a riconoscere e utilizzare periferiche Bluetooth in modo da svincolarsi dai cavi. BMW è stato il primo produttore di autoveicoli a integrare tecnologia Bluetooth nelle sue automobili in modo da consentire ai guidatori di rispondere al proprio telefono cellulare senza dover staccare le mani dal volante. Attualmente molti altri produttori di autoveicoli forniscono di serie o in opzione vivavoce Bluetooth che integrati con l'autoradio dell'automobile permettono di utilizzare il cellulare mantenendo le mani sul volante a quindi aumentando la sicurezza della guida.
Adattatore Bluetooth USB per computer
Comunque lo standard include anche comunicazioni a lunga distanza tra dispositivi per realizzare delle LAN wireless. Ogni dispositivo Bluetooth è in grado di gestire simultaneamente la comunicazione con altri 7 dispositivi sebbene essendo un collegamento di tipo master slave solo un dispositivo per volta può comunicare con il server. Questa rete minimale viene chiamata piconet. Le specifiche Bluetooth consentono di collegare due piconet in modo da espandere la rete. Tale rete viene chiamata scatternet. Dispositivi in grado di gestire due piconet e quindi in grado di fare da ponte tra le due reti dovrebbero apparire nei prossimi due anni.[senza fonte] Ogni dispositivo Bluetooth è configurabile per cercare costantemente altri dispositivi e per collegarsi a questi. Può essere impostata una password per motivi di sicurezza se lo si ritiene necessario.
Il protocollo Bluetooth lavora nelle frequenze libere di 2,45 GHz. Per ridurre le interferenze il protocollo divide la banda in 79 canali e provvede a commutare tra i vari canali 1600 volte al secondo. La versione 1.1 e 1.2 del Bluetooth gestisce velocità di trasferimento fino a 723,1 kb/s. La versione 2.0 gestisce una modalità ad alta velocità che consente fino a 3 Mb/s. Questa modalità però aumenta la potenza assorbita. La nuova versione utilizza segnali più brevi e quindi riesce a dimezzare la potenza richiesta rispetto al Bluetooth 1.2 (a parità di traffico inviato).
Bluetooth non è uno standard comparabile con il Wi-Fi dato che questo è un protocollo nato per fornire elevate velocità di trasmissione con un raggio maggiore, a costo di una maggior potenza dissipata e di un hardware molto più costoso. Infatti il Bluetooth crea una personal area network (PAN) mentre il Wi-FI crea una local area network. Il Bluetooth può essere paragonato al bus USB mentre il Wi-FI può essere paragonato allo standard ethernet.
un apllicazione molto difffusa del bluetooth è la chat infatti è possibile tramite sms o programmi appositi poter chattare utilizzando la tecnologia bluetooth salvo pero ke ci sia qualcuno nelle vicinanze che abbia attivo il bluetooth( chi sa se po trovare l'anima gemella....)
fonte wikipedia
domenica 4 ottobre 2009
sabato 3 ottobre 2009
DA I PENSIERI DI STARLIG.
« Ah, l'amore, questo folle sentimento... »
L'amore è un sentimento intenso e totalizzante rivolto verso una persona,
un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale.Il dibattito sul significato di amore nella lingua italiana è ampio, il termine racchiuderebbe comunemente diverse sfaccettature:Il gesto della condivisione disinteressata di qualcosa di proprio con un altro, è solitamente inteso come un gesto d'amore.Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola "amore" sono maggiori e perciò più precisi,rispetto che in molte lingue moderne.Agape inteso come amore religioso Eros definisce amore sessuale Anteros e' amore corrisposto Himeros e' la passione del momento Strego e' l'amore appartenenza Thelo e' il piacere di fare qualcosa Pur essendoci dei caratteri comuni, la maggior parte delle reazioni o delle pulsioni amorose sono soggettive e variano da individuo a individuo; tuttavia ci sarebbero, secondo la maggior parte degli psicologi e degli scienziati, tre fasi principali nell'amore fra esseri umani: infatuazione o (Innamoramento), attrazione e attaccamento.Generalmente, l'amore comincia nella fase dell'"infatuazione", forte nella passione ma debole negli altri elementi. Il primo sprone di questa fase sarebbe l'istinto sessuale. L'aspetto fisico, e altri fattori, giocherebbero infatti un ruolo decisivo nel selezionare possibili
compagni o compagne. In questa fase l’amore è puramente materiale: si apprezza il/la compagno/a nella sua apparenza corporea, nella sua pura esteriorità. Quello che inizia con l'infatuazione può svilupparsi in uno
dei tipi d'amore più pieni.Con il passare del tempo gli altri elementi (affetto, attaccamento) possono crescere e la passione fisica può diminuire d'importanza, mantenendo però quell'equilibrio alla base della relazione.
Nella fase dell'"attaccamento", la persona si concentra sul singolo compagno e la fedeltà assume importanza. Ormai si apprezza il/la compagno/a in sé e per sé, in modo pieno e totale, forti delle due fasi precedenti ma ora consapevoli di tutto il proprio percorso interiore. Ora non si amano più caratteristiche determinate, siano esse materiali o spirituali, ma l’uomo/la donna in quanto tali.Accanto all’aspetto più sano dell’amore, esistono numerose varianti legate a patologie particolari che possono condurre a stati di sofferenza e gravi crisi di depressione.Io penso che una vita senza amore non e' una vita, la mancanza di esso sia nel riceverlo che nel darlo inaridisce anima e indurisce il cuore.
fonte wikiperia
autore starlig
L'amore è un sentimento intenso e totalizzante rivolto verso una persona,
un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale.Il dibattito sul significato di amore nella lingua italiana è ampio, il termine racchiuderebbe comunemente diverse sfaccettature:Il gesto della condivisione disinteressata di qualcosa di proprio con un altro, è solitamente inteso come un gesto d'amore.Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola "amore" sono maggiori e perciò più precisi,rispetto che in molte lingue moderne.Agape inteso come amore religioso Eros definisce amore sessuale Anteros e' amore corrisposto Himeros e' la passione del momento Strego e' l'amore appartenenza Thelo e' il piacere di fare qualcosa Pur essendoci dei caratteri comuni, la maggior parte delle reazioni o delle pulsioni amorose sono soggettive e variano da individuo a individuo; tuttavia ci sarebbero, secondo la maggior parte degli psicologi e degli scienziati, tre fasi principali nell'amore fra esseri umani: infatuazione o (Innamoramento), attrazione e attaccamento.Generalmente, l'amore comincia nella fase dell'"infatuazione", forte nella passione ma debole negli altri elementi. Il primo sprone di questa fase sarebbe l'istinto sessuale. L'aspetto fisico, e altri fattori, giocherebbero infatti un ruolo decisivo nel selezionare possibili
compagni o compagne. In questa fase l’amore è puramente materiale: si apprezza il/la compagno/a nella sua apparenza corporea, nella sua pura esteriorità. Quello che inizia con l'infatuazione può svilupparsi in uno
dei tipi d'amore più pieni.Con il passare del tempo gli altri elementi (affetto, attaccamento) possono crescere e la passione fisica può diminuire d'importanza, mantenendo però quell'equilibrio alla base della relazione.
Nella fase dell'"attaccamento", la persona si concentra sul singolo compagno e la fedeltà assume importanza. Ormai si apprezza il/la compagno/a in sé e per sé, in modo pieno e totale, forti delle due fasi precedenti ma ora consapevoli di tutto il proprio percorso interiore. Ora non si amano più caratteristiche determinate, siano esse materiali o spirituali, ma l’uomo/la donna in quanto tali.Accanto all’aspetto più sano dell’amore, esistono numerose varianti legate a patologie particolari che possono condurre a stati di sofferenza e gravi crisi di depressione.Io penso che una vita senza amore non e' una vita, la mancanza di esso sia nel riceverlo che nel darlo inaridisce anima e indurisce il cuore.
fonte wikiperia
autore starlig
venerdì 2 ottobre 2009
STRANO MA VERO......
Ha parcheggiato l’autobus davanti alla propria abitazione, tenendo il motore acceso e le porte aperte, ed entrato in casa e si è seduto a tavola per cenare. Un autista 43enne di Acerra (Napoli), dipendente del Consorzio trasporti pubblici (Ctp), è stato sorpreso dai carabinieri che lo hanno immediatamente denunciato per interruzione di pubblico servizio, peculato e truffa aggravata. Davanti ai militari l’uomo ha persino tentato di giustificarsi, dicendo di essere salito poco prima per espletare un bisogno fisiologico, ma le sue parole non sono state ascoltate.L’autista, infatti, era sotto osservazione già da tempo: diversi utenti avevano segnalato il continuo salto di corse che, casualmente, avvenivano la sera, quando era di turno il conducente ora denunciato. Intanto la Cpt, l’azienda pubblica che gestisce i collegamenti tra Napoli e la provincia, sta valutando possibili iniziative disciplinari a carico dell'autista e non ultima l’eventualità di dichiararsi parte civile nel processo contro il quasi ex dipendente.Tutti contro l'autista - Contro il conducente si sono scagliati anche Tommaso Esposito, sindaco di Accerra e Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli che considerano il comportamento dell’autista quantomeno “irresponsabile” e lesivo della “dignità di tanti lavoratori”. “L’atteggiamento di uno sconsiderato - ha poi commentato Antonio Pentangelo, assessore ai trasporti - scredita l’immagine di tutti i napoletani, creando false convinzioni sui comportamenti dei nostri lavoratori”.
fonte tiscali
FACEBOOK DIPENDENTE....
Si collega a Facebook mentre ruba, arrestato
Ha trovato un pc acceso durante un colpo e non ha resistito a collegarsi, lasciando i suoi dati.Si collega a facebook mentre ruba in appartamento, arrestato.Non è riuscito a fare a meno di collegarsi a Facebook nemmeno mentre stava rubando in un appartamento e non ha considerato che così stava lasciando i suoi dati. E' successo nel comune di Albano laziale, alle porte di Roma, dove i carabinieri della Stazione di Cecchina hanno arrestato un giovane di 26 anni del posto, già noto alle forze dell'ordine, per furto in abitazione.Il ladro, nel corso di uno dei suoi ultimi colpi, nel mese di aprile, nell'appartamento di un uomo di 52 anni del posto, avendo trovato un pc acceso, non aveva resistito a collegarsi con le sue credenziali al social network Facebook per comunicare con i suoi amici anche mentre stava rubando. Quei lasciati nel pc sono stati acquisiti dai carabinieri e dalla sua mail è stato possibile risalire alla sua identità. Nel corso di una perquisizione presso la sua abitazione i militari hanno trovato parte della refurtiva che è stata restituita al legittimo proprietario.
fonte ansa.it
Ha trovato un pc acceso durante un colpo e non ha resistito a collegarsi, lasciando i suoi dati.Si collega a facebook mentre ruba in appartamento, arrestato.Non è riuscito a fare a meno di collegarsi a Facebook nemmeno mentre stava rubando in un appartamento e non ha considerato che così stava lasciando i suoi dati. E' successo nel comune di Albano laziale, alle porte di Roma, dove i carabinieri della Stazione di Cecchina hanno arrestato un giovane di 26 anni del posto, già noto alle forze dell'ordine, per furto in abitazione.Il ladro, nel corso di uno dei suoi ultimi colpi, nel mese di aprile, nell'appartamento di un uomo di 52 anni del posto, avendo trovato un pc acceso, non aveva resistito a collegarsi con le sue credenziali al social network Facebook per comunicare con i suoi amici anche mentre stava rubando. Quei lasciati nel pc sono stati acquisiti dai carabinieri e dalla sua mail è stato possibile risalire alla sua identità. Nel corso di una perquisizione presso la sua abitazione i militari hanno trovato parte della refurtiva che è stata restituita al legittimo proprietario.
fonte ansa.it
giovedì 1 ottobre 2009
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