Sempre più di frequente vengono condivise su internet immagini di
maltrattamenti di animali, che raggiungono spesso una grande diffusione
perché molti amanti degli animali si sentono particolarmente colpiti e
quindi tendono facilmente a commentare e condividere a loro volta le
immagini.
Ma non sempre le storie che vengono raccontate sono vere:
in alcuni casi si tratterebbe di foto e storie messe in circolazione al
fine preciso di sfruttare la risonanza che gli amanti degli animali, in
buona fede, finiscono per dare a questo genere di materiale. Peraltro,
in qualche caso la “falsità” della condivisione è resa particolarmente
evidente da titoli o commenti del tipo “Facebook donerà 5 centesimi per ogni volta che qualcuno condividerà questa immagine”, un espediente di spam particolarmente vecchio e ingenuo in cui però qualcuno sembra continui a cadere.
Lo scopo di queste condivisioni “artificiali” varierebbe molto,
e spazierebbe dallo scherzo di cattivo gusto, in cui l’autore è solo in
cerca di notorietà, a veri e propri attacchi hacker, dove si cerca di
fare scaricare all’ignaro utente virus e trojan.
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