Imbarazzo in casa Microsoft per una gaffe degli amministratori di sistema di XboxLive. Infatti, un utente è stato bannato perché aveva messo come città di residenza “Fort Gay”. Il sistema ha notificato il termine “caldo” (‘gay’…), e un amministratore della rete ha deciso di sospendere l’account, interpretando il nome inserito nella città d’origine come potenzialmente offensivo per gli omosessuali.
Il fatto però è che “Fort Gay” esiste veramente, ed è la città del West Virginia dove risiede il giocatore. Che non capendo le ragioni della sospensione dell’accesso, ed in perfetta buona fede, ha chiamato l’assistenza che gli ha risposto che non gli sarebbe stato riattivato l’account fintanto che non avesse cambiato il nome della città di residenza. A nulla sono valse i tentativi di spiegazione del ragazzo, dato che all’altro capo del filo si rifiutavano anche di fare una semplice ricerca su Internet per verificare l’esistenza della città.
Della questione si è interessato anche il sindaco di Fort Gay, David Thompson, ma neanche lui ha avuto vita facile. Solo dopo qualche tempo, dopo che la questione iniziava ad avere una certa risonanza su Internet, la Microsoft ha dovuto ammettere l’errore, scusandosi per il tramite del responsabile delle policy di XboxLive, Stephen Toulouse, che ha spiegato che gli addetti hanno applicato le policy ed i regolamenti senza considerare il contesto, impegnandosi ad una migliore formazione degli operatori.
Peraltro, Fort Gay non è certamente l’unica città americana con “gay” nel nome: nella sola West Virginia, tra le altre, ci sono Gay a Jackson County e un Monte Gay a Logan County.
Nessun commento:
Posta un commento