Se mettersi all'asta su eBay non va più di moda, vendere cellulari o smartphone non passa mai d'attualità.
Alla faccia della sicurezza e della privacy molti dati personali e aziendali sono venduti liberamente e inconsapevolmente su eBay e diventano quindi a disposizione di chiunque acquisti un cellulare o uno smartphone.
In una analisi di 50 cellulari venduti attraverso eBay, Disklabs ha riscontrato che almeno il 60% conteneva dati personali come i numeri di telefono, i log delle chiamate o addirittura del materiale pornografico. La cosa peggiore è che gli utenti sperano che sia il nuovo possessore del telefono a rimuovere tutti i dati.
Foto intime, video, messagi di testo possono essere visti da un estraneo e non basterebbe premere su 'cancella' per rimuovere definitivamente questi dati. La ricerca di Disklabs ha trovato del porno in 9 su 50 dispositivi mobili insieme a video e informazioni sul proprio calendario personale. Su 26 telefoni sono stati trovati addirittura indirizzi, numeri di carte di credito, numeri pin o addirittura il tracciamento delle posizioni GPS fatto attraverso le applicazioni.
Alcuni cellulari avevano anche l'IMEI (International Mobile Equipment Identity) - l'identificativo di ogni cellulare che assicura che non sia rubato - cambiato. In funzione del modello del cellulare e del suo sistema operativo i dati vengono archiviati in maniera diversa.
Seguire le istruzioni contenute nei manuali d'uso per cancellare ogni informazione contenuta nel cellulare potrebbe non rivelarsi sufficiente: bisognerebbe criptare tutti i dati o fare almeno un 'factory reset'.
Per difendersi Howard Schmidt, ex-consigliere per la cybersicurezza alla Casa Bianca, dichiarò che per pulire a fondo il suo BlackBerry digita 11 volte una password errata causando così la distruzione dei dati contenuti nel dispositivo.
fonte excite.it
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