Quattro ragazzi trevigiani dai 17 ai 18 anni hanno confessato di aver partecipato a un rito del genere in un locale notturno del veneziano. Il titolare, noto per essere un tipo stravagante,
avvicinava i giovani clienti che riteneva più malleabili e li inoltrava
al vampirismo. La prova cruciale era bere, dai dei comuni bicchierini di
caffè, il suo sangue. In questo modo legava i suoi adepti, convinti di
aver assimilato ogni suo potere, di riuscire così a ottenere i suoi
soldi e il suo successo solo bevendo quel sangue. Di fronte a casi come
questo è inutile parlare dei pericoli che si corrono a venire a contatto
con il sangue altrui, delle malattie che si possono prendere dell'Aids.
Purtroppo questo è un fenomeno in ascesa.
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