giovedì 27 ottobre 2011

Anonymous attacca la pedofilia

Finalmente il network di hacker che si identifica sotto il nome di Anonymous ha iniziato a collaborare con la giustizia. Dopo aver attaccato qualsiasi gruppo economico con una certa rilevanza, e aver fatto a pezzi i sistemi di sicurezza di Sony, gli "hackivisti" della rete hanno preso di mira i siti che diffondono materiale pedopornografico.
Anonymous ha infatti rilasciato una nota in cui si legge: "La nostra richiesta è semplice. Rimuovete tutto il materiale pedopornografico dai vostri server", e ancora, "Questo annuncio è rivolto a tutti, su Internet. Non ci importa chi siete: se supportate in qualsiasi modo la diffusione di questo tipo di materiale, diventerete un nostro obiettivo".

mercoledì 26 ottobre 2011

Wikileaks rischia chiusura, finiti soldi

''Per garantire la futura sopravvivenza dell'organizzazione siamo costretti a sospendere temporaneamente qualunque pubblicazione e concentrarci finanziariamente a combattere l'embargo finanziario imposto da Visa, Mastercard e Bank of America''. E' il messaggio lanciato a Londra dal capo di WikiLeaks Julian Assange durante una conferenza stampa. Secondo Assange l'organizzazione ha perso il 95% dei suoi fondi dopo l'embargo alle donazioni in atto dallo scorso dicembre definito ''illegale''.

mercoledì 19 ottobre 2011

Uomo perde la vista ogni volta che fa sesso

Un uomo si è dovuto rivolgere ai medici dell’ospedale di Copenhagen, a causa di un disturbo decisamente insolito: ogni volta che fa sesso, perde la vista per diversi minuti. Per i più maliziosi, specifichiamo che la cecità temporanea si verifica anche quando l’uomo fa sesso con una partner, e non solo facendo sesso “da solo”, pratica notoriamente accusata di fare “diventare ciechi”.I dottori hanno avuto grosse difficoltà a capire le cause del disturbo: all’inizio, la diagnosi era che l’uomo avesse avuto un piccolo embolo. Ma alla fine i dottori hanno dovuto scartare l’ipotesi, dato che il fenomeno non aveva ulteriori ripercussioni (come sarebbe dovuto succedere se fosse stato un embolo) e si ripeteva con crescente costanza. Alla fine, si è scoperto che la causa in realtà è una vasocostrizione, generata da un muscolo attorno ad una arteria che irrora l’occhio, che si contrarrebbe in modo anomalo quando l’uomo ha un rapporto sessuale.
Curiosamente, l’uomo non ha problemi di questo tipo in situazioni diverse, anche di sforzo fisico.

Notizia originale: http://notizie.delmondo.info/#ixzz1bIoPzdcX

L’amore? Si cerca all’Ikea

Per gli abitanti di Shanghai, Ikea è molto più che un negozio di mobili: per molti, è quasi una seconda casa. Non è raro infatti trovare famiglie che si ritrovano nei megastore per chiacchierare sedute nei divani in esposizione o anche schiacciare un riposino nel reparto letti.
Il nuovo store aperto a Shanghai (che è la prima città cinese ad avere due centri dell’Ikea) è diventato anche qualcosa in più: infatti, si è affermato come uno dei punti di ritrovo preferiti dai single della zona, specie di mezza età, che passeggiano tra le corsie non in cerca di mobili ma di un’anima gemella.
Tanto che i dirigenti del negozio hanno deciso di allestire un’area dedicata, in cui ai titolari di una carta viene offerto un caffè gratuito, dando loro la possibilità di chiacchierare comodamente. Un’idea che non nasce solo dal desiderio di trasformarsi in novelli Cupido, ma anche da una questione molto più concreta: i dirigenti infatti erano preoccupati che i ‘veri’ clienti finissero con l’essere disturbati dai single che chiacchieravano tra loro nella scelta dei prodotti che intendevano acquistare.

Fonte: http://notizie.delmondo.info/#ixzz1bDNtczbs

lunedì 17 ottobre 2011

I Nonni più giovani del mondo


Diventare padre, porta le sue gioie, diventare nonno pure…certo che probabilmente Sham Davies non si aspettava di vivere queste emozioni così presto. Infatti a 29 anni sono già nonni, sua figlia Tia di 14 anni, nata quando loro avevano 15 anni, ha dato alla luce la piccola Gracie, il papà della piccola si chiama Jordan William e ha anche lui 15 anni.
C’è da dire che mentre Sham Davies è il nonno più giovane del mondo a 29 anni questo non vale per la mamma di Tia, Kally. Infatti la nonna più giovane del mondo ha solo 23 anni, si chiama Rifca Stanescu, che è già mamma di due figli nati a poca distanza uno dall’altro quando lei aveva solo 12 anni, ma pochi mesi fa sua figlia Maria è diventata mamma a solo 10 anni.
In entrambi i casi, i nonni hanno dichiarato che hanno avuto un primo momento di perplessità, ma poi sono stati molto felici di diventare nonni, anche se così presto.

venerdì 14 ottobre 2011

Da oggi inizia la fine degli SMS

Il rilascio del nuovo sistema operativo di Apple sarà ricordato, fra le altre cose, come il giorno in cui gli SMS hanno iniziato un inesorabile declino.

Pochi altri dispositivi sul mercato infatti hanno il potere di cambiare le abitudini dei consumatori, e in questo caso la ditta di Cupertino con il lancio di iOS 5 si è resa protagonista della fine degli SMS. Non che il Messenger di Blackberry non facesse già tutto quanto proposto da iMessage, ma il segmento di mercato coperto da iPhone e iPad è talmente più ampio e soprattutto a contatto con le nuove generazioni che fra qualche mese non ci sarà più nessuna persona disposta a pagare anche pochi centesimi per spedire un breve messaggio di testo.

E in questo si vede tutta la differenza fra Google e Apple: il colosso di Mountain View potrà anche avere uno share di mercato più grande, dato che Android è montato su un gran numero di terminali di marche diverse, ma Apple è in grado di dettare regole e modi di usare la tecnologia: una prerogativa ad esclusivo appannaggio di chi è il leader indiscusso del mercato, per carisma, tempismo e capacità imprenditoriali.

martedì 11 ottobre 2011

Un topo con il cervelletto artificiale, equipe di scienziati israeliani apre la strada all'uomo cyborg

Un’equipe di scienziati dell’università di Tel Aviv è stata in grado di creare dei topolini “cyborg”, dotati di un cervelletto artificiale, l'organo dell'equilibrio, collegato e in grado di dialogare col resto del cervello. L'esperimento, il primo nel suo genere ad esser andato a buon fine, apre le porte alla sostituzione di parti di cervello danneggiate da un ictus o da un trauma cranico. Il team di ricercatori, guidato dal professor Matti Mintz, ha presentato i risultati dell’esperimento nel corso del meeting “Strategies for Engineered Negligible Senescence”, tenutosi qualche giorno fa a Cambridge.
I ricercatori israeliani hanno creato un primo prototipo di una parte del sistema nervoso e l'hanno impiantata su alcuni ignari topolini cui, dopo un'anestesia, è stato “disabilitato” il cervelletto. Al suo posto un piccolo dispositivo in grado di ricevere e rispondere agli input inviati dal cervello, consentendo così alle piccole cavie di effettuare dei movimenti (il test per il momento è stato fatto su movimenti involontari). “È ormai dimostrato che si possono registrare le informazioni provenienti dal cervello, elaborarle in modo simile a una rete biologica e rimandarle indietro al cervello stesso”, ha commentato a New Scientist il ricercatore. L'obiettivo futuro, gli scienziati non nascondono ci sia ancora tantissima strada da fare, è riuscire a far funzionare questo cervelletto artificiale per coordinare equilibrio e movimenti dell'animale.
“Questo esperimento - ha detto Francesco Sepulveda della University of Essex di Colchesterche - dimostra quanto siamo arrivati lontano per la creazione di circuiti che potrebbero un giorno sostituire le aree del cervello danneggiate e addirittura aumentare il potere del cervello sano . Il circuito creato dal team del professor Matti imita una funzionalità molto semplice. Tuttavia, questo è un emozionante passo verso un’enorme possibilità”.
Il passo successivo? Gli scienziati sperano di poter realizzare un modello più sofisticato, in grado di adempiere ad un maggior numero di funzioni, per poi testarlo in un animale “consapevole”. “Si tratta di una sfida molto impegnativa, a causa della diminuzione della qualità del segnale neurale”, commenta Robert Prueckl, collega del professor Mintz e ricercatore presso la Guger Technologies a Graz, in Austria.
L’obiettivo risulta tuttavia raggiungibile, si dovranno sviluppare software migliori e tecniche di impianto, per gli elettrodi, più precise. “E’ probabile che ci vorranno diversi decenni per arrivarci - ha detto l’esperto - ma la mia scommessa è che parti specifiche, ben organizzate del cervello come l’ippocampo e la corteccia visiva, potranno essere sintetizzate prima della fine del secolo”.
fonte tiscali.it

lunedì 10 ottobre 2011

Il futuro del mondo è legato a Internet.Se collassasse torneremmo indietro di 50 anni

Internet è diventata da tempo parte inscindibile della nostra quotidianità. Attraverso la Rete vengono veicolati ogni giorno miliardi di informazioni e milioni di transazioni economiche. L’industria, le banche, le università e gli stessi uffici pubblici, ormai, non possono fare più a meno del Web: tutto passa attraverso l’infrastruttura telematica. Cosa accadrebbe però se ipoteticamente la Grande Rete dovesse collassare?
Se Internet si bloccasse la nostra vita segnerebbe un violento arretramento, si dovrebbe tornare a sistemi manuali analogici con enormi ritardi e costi aggiuntivi. La democrazia nel mondo ne soffrirebbe; gli abusi dei governanti non verrebbero rivelati al resto del mondo. I popoli non comunicherebbero facilmente tra di loro. Usi e costumi ritornerebbero ad essere diversi mentre oggi i giovani stanno creando una massa culturale globale (nel bene e nel male), che permette loro di comunicare e di lavorare facilmente insieme, perché la base di lavoro è la stessa: internet. In pratica ormai non si può più fare a meno della Grande Rete. E’ uno strumento globale della nostra vita. E’ uno strumento di vera democrazia, perché non è soggetta a nessun dittatore. Internet è nata libera e rimarrà libera, nonostante la brutta pagina scritta dal Governo italiano in questi giorni, imponendo tre anni di prigione per i giornalisti-blogger che non pubblichino rapidamente le rettifiche alle notizie. I giornalisti non dovrebbero accettare una violenza simile.
La prenotazione dei voli aerei si bloccherebbe con impatto sul traffico aereo, idem per le ferrovie, gli ospedali rallenterebbero la attività, i medicinali sarebbero distribuiti al rallentatore, il sistema finanziario e bancario si bloccherebbe, i sistemi anagrafici… In una frase, potremmo dire che il mondo ritornerebbe piccolo ed arretrato come era cinquant’anni fa.
Un blocco del sistema cosi come lo stiamo immaginando ,è una realtà, più che un potenziale pericolo. Potrei portare due esempi significativi. Nel 2007 l'Estonia, Paese moderno, estremamente progredito nel campo informatico (pensate che la attività negli Enti statali estoni vengono fatte via internet e non esistono documenti cartacei negli uffici, né sui tavoli né negli armadi), subì un violento attacco informatico da un importante Paese confinante. I giornali, la Polizia ed i servizi ministeriali furono bloccati per circa una settimana. Non si poteva entrare né uscire dal Paese perché i controlli di frontiera erano bloccati, la vita del Paese rimase praticamente ferma per alcuni giorni. L’Europa e la Nato aiutò l’Estonia a rimettere in piedi il sistema e dopo qualche giorno l’attività riprese regolarmente. All’incirca nello stesso periodo la Guardia Costiera inglese subì un attacco informatico e si bloccò, nel senso che gli ordini dovettero essere emessi in forma cartacea ritornando 'ai vecchi tempi', cosa alla quale nessuno è più abituato. Le future guerre saranno 'informatiche' prima che convenzionali (truppe sul terreno) ed addirittura prima che nucleari. I Paesi tecnologicamente più progrediti stanno equipaggiandosi per contrastare attacchi informatici e per gestirne le conseguenze.
I Cert sono la base per la difesa di un paese e di una alleanza. Permettono di monitorare e dare informazioni sulla attività della Rete e facilitano la reazione agli attacchi. L’Italia sta facendo la sua parte in questo campo, ma c’è ancora molto da fare.
In Europa esiste l'Enisa che ha la funzione di aiutare i Paesi meno progrediti in campo informatico a raggiungere il livello di quelli più equipaggiati (Germania, Gran Bretagna, Francia, Finlandia,etc…), perché è noto che in una organizzazione informatica basta che la back-door sia debole per far collassare anche il più robusto sistema informatico. Enisa non può intervenire né imporre soluzioni tecnico-operative, può solo dare gli strumenti, insegnare ad usarli e convincere gli Stati Membri ad usarli; la decisione finale poi è del Governo di quel determinato Paese. Il motivo di questa limitazione è che ogni Paese europeo vuole gestire la propria sicurezza nazionale. Quindi aiuto sì, ma imposizioni operative no.

giovedì 6 ottobre 2011

E' morto Steve Jobs: il fondatore della Apple

Il giorno dopo la presentazione del nuovo iPhone 4S se ne va l'uomo che ha rivoluzionato il mondo dell'informatica moderna.

Il 24 agosto, quando aveva abbandonato la direzione della Apple, era diventato chiaro che la salute di Steve Jobs stava peggiorando. Malato da 7 anni di cancro al pancreas che lo aveva colpito nel 2004 questa volta il visionario della mela morsicata non ce l'ha fatta. L'annuncio della morte è avvenuto ieri con uno scarno comunicato dell'azienda di Cupertino che aveva fondato insieme a Steve Wozniak nel 1976: "Steve Jobs è morto".

Sul sito della mela è stata creata una pagina di commemorazione che invita chi volesse condividere pensieri, ricordi e condoglianze ad inviare una mail a rememberingsteve@apple.com

Ci piace ricordalo rileggendo il discorso "Stay hungry , Stay foolish" per la laurea ad honorem che ha ricevuto nel 2005 dalla Stanford University di Palo Alto:

"Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: “Se vivrai ogni giorno come se fosse l’ultimo, sicuramente una volta avrai ragione”. Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E quando la risposta è negativa per troppi giorni di fila, capisco che c’è qualcosa che deve essere cambiato.

Ricordare che morirò presto è il più importante strumento che abbia mai avuto per compiere le più importanti scelte della mia vita. Perché quasi tutte le cose, tutte le aspettative di eternità, tutto l’orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire, semplicemente svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore."

martedì 4 ottobre 2011

Una moto con W.C. incorporato che va a biogas

Quella che vedete nella foto è la Toilet Bike Neo, la creazione di una ditta giapponese che consiste in un ibrido fra un W.C. e una motocicletta, con un sistema di alimentazione basato su escrementi umani. Per quanto possa sembrare assurdo, è tutto vero: la ditta che finanzia il progetto è la Toto (leader a livello mondiale nella produzione di sanitari e impianti idraulici di ultima generazione) e la moto è stata realizzata nell'ambito della creazione di soluzioni per diminuire le emissioni di CO2.

Il motore di questa Toilet Bike funziona a biogas, prodotti direttamente da un sistema presente sulla motocicletta mentre il veicolo sta percorrendo il suo tragitto: i batteri anaerobi aggrediscono le feci che producono diversi gas (principalmente metano) che vanno a finire nel motore in qualità di combustibile. In questo modo la motocicletta si muove senza inquinare, per raggiungere quell'obiettivo di TOTO di diminuire le emissioni del 50% nei prossimi 6 anni.