La convivenza con una compagna di stanza disinibita e ossessionata dal
sesso l'avrebbe fatta ammalare di depressione e adesso chiede i danni al
college che non l'ha tutelata. Lindsay Blankmeyer, un’ex studentessa
americana del cattolico Stonehill College,ha trascinato davanti al tribunale di Boston l’ateneo in cui si è
laureata nel 2011 chiedendo all’istituto di Easton, Massachusetts, un
risarcimento di 150.000 dollari per le sofferenze psicologiche subite. La ventiduenne si sarebbe iscritta al college cattolico nel 2007, ma i
suoi problemi sarebbero iniziati solo nell'ultimo anno di università
quando le fu assegnata una stanza da condividere con la procace Laura
Sidla. Quest'ultima non solo avrebbe invitato più volte il fidanzato
nella loro stanza facendo sesso a poca distanza dal letto della compagna
di camera. Ma più volte, quando non era in dolce compagnia, si sarebbe
collegata a siti web a luci rosse e avrebbe fatto sesso online davanti
agli occhi increduli della coinquilina. Questi atteggiamenti
strafottenti e audaci avrebbero provocato seri danni alla psiche della
ventiduenne che avrebbe sofferto di una «depressione con istinti suicidi
e di una sindrome da deficit di attenzione». La ragazza si sarebbe
rivolta più volte ai dirigenti del college chiedendo una stanza singola,
ma a suo dire i suoi interlocutori non le avrebbero offerto aiuto e la
loro superficialità avrebbe aggravato le sue condizioni. «L'istituto di
Shonehill ha rifiutato la richiesta di una stanza singola e nelle
settimane e nei mesi successivi Lindsay è caduta in una depressione
molto forte ed è stata costretta ad allontanarsi dal college per farsi
curare» si legge nella causa legale intentata dalla Blankmeyer.
Nessun commento:
Posta un commento