Un supereroe come quello dei fumetti, dotato di tuta
aderente maschera e scudo, che sfreccia per le vie cittadine a cavallo
della sua potente moto «per combattere in persona contro i delinquenti»:
è un abitante di Lanus, un quartiere alla periferia sud di Buenos
Aires, conosciuto con il soprannome di Menganno, che ogni giorno affronta la malavita locale in nome dei più deboli. La tuta blu e lo scudo ricordano quelli di Captain Americal.Il nome in realtà si riferisce a 'Fulano, Mengano y Zutano' versione locale di Tizio, Caio e Sempronio per sottolineare che Menganno «può essere chiunque, e lo siamo un pò tutti».Menganno non è armato ma è istruttore di aikido e pratica anche altre
arti marziali. E assicura che è in ottimi rapporti con la polizia: «Loro
sanno chi sono e io non intralcio il loro lavoro. Anzi li aiuto: c'è
gente che non telefonerebbe alla polizia, ma a me sì perchè si fida. Il supereroe di Lanus ci tiene a precisare che tutti possono fare ciò
che fa: «Si chiama arresto cittadino: in caso di flagranza di reato
chiunque può intervenire», spiega. Aggiungendo subito però che non ha
senso correre rischi inutili.Come nei fumetti, però, anche questo supereroe ha un suo alter ego senza
maschera, che affronta gli stessi rischi che corre un qualsiasi
abitante di Lanus. È così che mentre tornava a casa con
la compagna e i due figli a bordo della sua utilitaria Menganno è stato
aggredito da tre delinquenti armati che volevano derubarlo. Fedele alla
sua reputazione, il supereroe li ha affrontati coraggiosamente: dopo la
sparatoria, la sua macchina aveva almeno 14 fori di proiettile. La
rapina è stata svenata e Menganno e la sua famiglia sono rimasti illesi,
ma i ladri sono riusciti a fuggire.
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