lunedì 27 maggio 2013

La ragazza che vede il mondo al contrario

Bojana Danilovic, ventottenne serba, soffre di una strana sindrome: apparentemente, vede tutti gli oggetti al contrario. Si tratterebbe di una rara forma di “sindrome da orientamento spaziale”: in pratica ha una percezione dello spazio praticamente invertita rispetto alla normalità.
In particolare, quando scrive o legge, inizia dall’angolo in basso a destra, anziché da quello in alto a sinistra: per leggere una rivista, deve rovesciarla.Quando da piccola ha iniziato a gattonare, lo faceva “a marcia indietro”, e la stessa cosa quando ha iniziato a camminare.
Quando usa il computer, è costretta a rovesciare il monitor e a girare la tastiera: inutile dire che il primo giorno di lavoro la cosa ha lasciato non poco stupiti i colleghi.
Bojana comunque vive una vita del tutto normale: Può sembrare incredibile agli altri, ma per me è tutto normale: sono nata così, è come vedo il mondo. L’unico svantaggio della sua condizione, secondo la ragazza, è che non può avere la patente di guida.


martedì 21 maggio 2013

Insegnante licenziato per un commento su Facebook

Scrivere sui social network senza pensare porta spesso, si sa, nei guai. Un principio che condivide anche Alan Francis, ormai ex insegnante alla Steel Valley High School di Munhall, Pennsylvania, che però aggiunge che secondo lui si dovrebbe avere il diritto di sapere che cosa si ha scritto di male.Francis è stato per sette anni supplente a tempo pieno presso la scuola, finché la scuola non ha deciso di licenziarlo per condotta inappropriata. In particolare Francis è stato accusato di avere twittato o commentato su facebook qualcosa che “ha messo a disagio” uno studente (o studentessa) o i suoi genitori.
Ma l’ex insegnante, che racconta di essere stato sempre attento a cosa scrive sui social media, vorrebbe sapere qual è il commento che ha portato al suo licenziamento: la dirigenza della scuola ha detto che non si tratta di un qualcosa “volgare, esplicito o sessuale”, e non gli hanno neppure voluto rivelare in relazione a che studente sia capitato l’incidente, lasciando l’uomo piuttosto perplesso.
Francis, convinto che si tratti sostanzialmente di un equivoco, vorrebbe avere una spiegazione, o almeno qualche dettaglio maggiore sul suo licenziamento.

mercoledì 15 maggio 2013

Pirati informatici beffati

Una casa di produzione di Videogiochi ha avuto un’idea piuttosto curiosa per cercare di insegnare  una lezione a coloro ke piratano i giochi diffondendoli via internet.
La Greenhart Games  ha creato un gioco di simulazione, “Game Dev Tycoon” in cui il giocatore deve gestire una società di produzione di videogiochi. Si parte dagli anni ’80, e si deve riuscire a creare videogiochi sempre più complessi, senza fallire. Il gioco ha avuto un riscontro molto positivo, con un voto di 4,7 su 5 sullo Windows Store.
La particolarità  è che la Greenhart ha messo in rete, attraverso le reti P2P, anche la versione piratata. Che però non è esattamente identica all’originale: man mano che il giocatore avanza, e che i suoi giochi “virtuali” hanno successo, la pirateria “virtuale” erode sempre di più i suoi guadagni: e così, chi ha la versione piratata di Game Dev Tycoon si trova invariabilmente a perdere, per colpa della pirateria.
Poiché però i giocatori non sanno di questa differenza dal gioco “legale”, e spesso ci sono lamentele dei giocatori delle versioni pirata, che lamentano il peso della pirateria nel gioco: “Non ha senso cercare di sviluppare giochi innovativi, perché i giochi rivoluzionari verranno piratati e non si riesce a coprire le spese!”, ha scritto un utente sul forum.
La Greenhart spiega che però il senso dell’iniziativa non è quello di fare uscire allo scoperto i pirati, quanto piuttosto di cercare di insegnare loro una lezione, e soprattutto il rispetto del lavoro altrui.

Quando il morto non muore

Per qualcuno si può parlare di intervento divino, per altri ci sono precise spiegazioni scientifiche. C’è chi invoca la sindrome di Lazzaro, cioè la spontanea riattivazione del sistema cardiocircolatorio.A volte, poi, è stato soltanto un tragicomico errore di valutazione.I presunti morti, infatti, che magari si alzano in piedi quando parenti e amici erano già pronti a seppellirli tra dolore e lacrime, sono tra noi. Morti che, dopo la sorprendente ‘resurrezione’, sono quasi più vivi dei vivi.
La cronaca, anche di questi giorni, è ricca di casi di questo tipo. Ecco alcuni dei più clamorosi. 

Si risveglia al suo funerale. Ancora giovane, eppure malato da tempo, per Brighton Dama Zanthe sembrava davvero giunta la fine. Il 34enne dello Zimbabwe era stato già messo nella sua bara. I parenti e gli amici avevano cominciato a sfilare davanti al feretro in una camera mortuaria allestita di tutto punto. E proprio uno degli addolorati conoscenti del presunto defunto, il suo datore di lavoro, si è accorto per primo che Zanthe stava muovendo le gambe. A quel punto, improvviso e inevitabile, c’è stato un cambio di scenario. I familiari del giovane hanno chiamato i soccorsi e Zanthe è stato portato nell’ospedale di Gweru. Dopo due giorni è tornato a casa. Ora sta bene, ma non ricorda nulla né della sua morte né della ‘resurrezione’. 

Morto, anzi era a bere con gli amici. Se vi allontanate per lungo tempo da casa, magari non aspettate troppo per avvisare i vostri amici e parenti. Altrimenti, potrebbero pensare che siate morti e cominciare ad organizzare il vostro funerale. E’ quello che è successo poco più di 3 anni fa ad Ademir Jorge Goncalves, un muratore brasiliano. I suoi familiari credevano che fosse morto in un incidente automobilistico. Lui, invece, aveva solo trascorso la notte con amici in un locale per camionisti bevendo cachaca, un liquore distillato dalla canna da zucchero. Il fatto è che in Brasile, come da tradizione, il funerale si celebra il giorno successivo alla morte. E così Goncalbes è dovuto andare di corsa al cimitero della cittadina di Santo Antonio da Platina per bloccare la cerimonia in onore alla sua dipartita.

Quando l’infarto sembra fatale. Le morti apparenti sono protagoniste anche in Italia. Qualcuno forse ricorderà il caso di Roberto De Simone, un pensionato di Palermo, che dieci anni fa si è risvegliato quando i suoi parenti avevano già chiamato le pompe funebri ed erano già arrivate le prime visite di circostanza. Roberto, infatti, colpito da infarto fulminante, era stato ricoverato d’urgenza. Il suo cuore aveva smesso di funzionare ed era caduto in coma. A quel punto i medici hanno restituito il pensionato ai familiari in modo che potesse vivere a casa i suoi ultimi momenti terreni. Poi, quando ormai la bara stava per essere sigillata, l’anziano si è risvegliato. L’unica spiegazione sembra essere un miracolo. Con qualche grave problema respiratorio come strascico.


lunedì 6 maggio 2013

La lista dei nomi proibiti



Una delle più difficili decisioni per una coppia,che talvolta ha portato alla rottura del matrimonio stesso,è la scelta del nome da dare al propio figlio quando nasce.Che sarà maschio o sarà femmina, la lista è sempre abbastanza lunga.Ma molti non sanno che la lista non è infinita infatti a secondo di dove viviamo esiste una lista di nomi proibiti per i bambini.
Nuova Zelanda. Duca, Reale, Giudice, Cavaliere, Regina e Lucifero. Cosa hanno in comune? Sono tutti tra i 77 nomi di battesimo che i genitori del verde Paese del Commonwealth non possono dare ai propri figli. Dalle parti di Auckland pensano che potrebbe costituire un’occasione di persecuzione o di offesa anche avere per nome Giustizia o chiamarsi come un numero dell’Antica Roma. Del resto, nel recente passato, in Nuova Zelanda è scoppiato un caso per una bimba, che aveva compiuto ormai nove anni ai tempi della sentenza, chiamata Talula Does The Hula From Hawaii. I giudici hanno anche vietato a due gemellini il nome Fish and Chips. Al bando perfino Stallone. Troppo rigidi? Dipende. Per esempio si è liberi di scegliere Bus Numero 16 e Violenza.
 
Italia. Nel Belpaese la scelta del nome dei nuovi nati è regolata addirittura con un Decreto del Presidente della Repubblica. Nonostante

sabato 4 maggio 2013

Quando nascere è più di un miracolo

Qualsiasi nascita è sempre il realizzarsi di un miracolo. Ma ci sono casi in cui la realtà supera anche la più fervente immaginazione, casi in cui la natura sembra che si diverta a sorprendere le conoscenze scientifiche dell’uomo. Ecco una breve lista di esempi, che dimostrano come la vita sia, sin dal suo concepimento, una scommessa dal difficile pronostico.

Le gemelle a distanza. Sono nate da pochi mesi, eppure Amy e Katie figurano già nel Guinness dei primati. E’ il posto che spetta a queste due gemelle, nate in Irlanda, al Waterford Regional Hospital. La madre, infatti, la 34enne Jones-Elliott, le ha partorite ad 87 giorni di distanza l’una dall’altra. Prima è nata Amy, lo scorso primo giugno del 2012, poi Katie, il 27 agosto. Come è stato possibile? Dopo la nascita della prima gemella, le contrazioni si sono improvvisamente fermate. Un evento molto raro, che ha permesso a Katie di continuare a crescere per quasi 3 mesi nel grembo della madre. Ora sono entrambe sane e crescono con l’affetto dei genitori e dei due fratelli maggiori, Olivie e Jack.

Tre sorelle con la stessa età. Cara, Laura e Jenna sono le protagoniste di questa singolare storia. Sono sorelle, hanno tutte quattro anni, ma non sono gemelle. Cara, infatti, aveva solo nove mesi quando sua madre, Tessa Singh, un’insegnante di Chorlton, Manchester, ha messo al mondo le sorelle gemelle più piccole. Laura e Jenna sono nate prematuramente a 28 settimane. Così per tre mesi all’

venerdì 3 maggio 2013

l'Applicatore di preservativi

Qualche mese fa La fondazione di Bill Gates aveva messo in palio 100.000 dollari per chi avrebbe proposto un’innovazione nel mondo dei preservativi, semplificando, tra le altre cose l’applicazione.Tra le idee,i pretendenti al premio, c’è quella di Jorg Sprave, di The Slingshot Channel, che ha creato una pistola a fionda per posizionare i preservativi sul pene. “C’è molto lavoro da fare ancora, ma è per questo che mi servono i soldi”, spiega Sprave nel video.



giovedì 2 maggio 2013

La giacca che ti abbraccia

Un gruppo di studenti e ricercatori dell’Università di Tsukuba ha sviluppato una giacca che “ti abbraccia come una fidanzata”.
La giacca ,chiamata Raiju Coat,  simula, in particolare, la sensazione di un braccio attorno alla vita, e può essere accompagnata da una registrazione di frasi dolci che accompagna l’abbraccio robotico.A quanto pare non ci sarebbe ,da parte dei ricercatori,  la volontà di produrre industrialmente l’affettuosa giacca e venderla sul mercato, anche se  come doppiatrice per le “frasi dolci” sia stata utilizzata Yu Shimotsuki, un’attrice famosa in Giappone per i suoi lavori nel campo dei videogiochi per adulti , cosa che farebbe pensare che gli sviluppatori vogliano comunque andare oltre una dimostrazione di fattibilità .
Tra l’altro, la scelta della doppiatrice fa intuire anche in modo abbastanza chiaro quello che è il target della “giacca che ti abbraccia”, e cioè quello dei  videogiocatori single, per quanto un abbraccio faccia sempre bene a tutti.

il mistero di quegli incendi di canneto

Un mistero che da quasi dieci anni affascina scienziati, ma anche amanti degli alieni, stregoni e quant'altro. Era l'inizio del 2004 quando a Canneto, piccola frazione di Caronia in provincia di Messina, vi furono episodi di autocombustione. Oggetti che prendevano fuoco senza apparente motivazione, dal nulla. E, subito, l'immaginario collettivo ha iniziato a parlare di fantasmi, di ufo avvistati in zona.
A dare credito alle teorie extraterrestri si sono aggiunti presunti avvistamenti di “piccoli ominidi” che camminavano per la campagna, rumori fortissimi “simili ai motori a reazione dei jet” senza che vi fossero aerei in zona, le classiche sfere di luce in cielo , tipiche degli avvistamenti alieni in tutto il mondo. Avvistamenti che, però, non hanno mai avuto conferme, visto che casualmente nessuno è mai riuscito a fotografare o riprendere questi eventi e, ancora più “strano”, questi eventi non si sono mai manifestati nei mesi in cui la Protezione civile ha monitorato continuamente la zona.Così Canneto di Caronia  è diventata meta turistica di presunti ghostbuster o di alienologi, che per mesi hanno studiato gli incendi spontanei cercando prove certe di presenze extraterrene o extraterrestri. Con loro a Canneto si sono presentati anche gli scienziati e la protezione civile. Tra il 2005 e il 2008 si è studiato il fenomeno ,che si è ripetuto più volte nel corso degli anni ,che, però, non ha portato a conclusioni definitive.Le ricerche, infatti, si sono interrotte nel 2008 per mancanza di fondi. Al momento dello stop alle macchine tutto ciò che la scienza ha potuto fare è stato escludere fattori extraterrestri.Gli scienziati puntano sulla causa naturale, ma non sono riusciti a spiegarne l'origine e il motivo, anche se avrebbero riscontrato campi elettromagnetici con forza ben superiore alla media normale, o ,in alternativa ,su una mano umana dietro al mistero di Canneto.