Un mistero che da quasi dieci anni affascina scienziati, ma anche amanti
degli alieni, stregoni e quant'altro. Era l'inizio del 2004 quando a
Canneto, piccola frazione di Caronia in provincia di Messina, vi furono episodi di autocombustione. Oggetti che prendevano fuoco senza apparente motivazione, dal nulla. E, subito, l'immaginario collettivo ha iniziato a parlare di fantasmi, di ufo avvistati in zona.
A dare credito alle teorie extraterrestri si sono aggiunti presunti avvistamenti
di “piccoli ominidi” che camminavano per la campagna, rumori fortissimi
“simili ai motori a reazione dei jet” senza che vi fossero aerei in
zona, le classiche sfere di luce in cielo , tipiche degli avvistamenti alieni in tutto il mondo. Avvistamenti che, però, non hanno mai avuto conferme, visto che casualmente nessuno è mai riuscito a fotografare o riprendere questi eventi e, ancora più “strano”, questi eventi non si sono mai manifestati nei mesi in cui la Protezione civile ha monitorato continuamente la zona.Così Canneto di Caronia è diventata meta turistica di presunti ghostbuster o di alienologi, che per mesi hanno studiato gli incendi spontanei cercando prove certe di presenze extraterrene o extraterrestri. Con loro a Canneto si sono presentati anche gli scienziati e la protezione civile. Tra il 2005 e il 2008 si è studiato il fenomeno ,che si è ripetuto più volte nel corso degli anni ,che, però, non ha portato a conclusioni definitive.Le ricerche, infatti, si sono interrotte nel 2008 per mancanza di fondi. Al momento dello stop alle macchine tutto ciò che la scienza ha potuto fare è stato escludere fattori extraterrestri.Gli scienziati puntano sulla causa naturale, ma non
sono riusciti a spiegarne l'origine e il motivo, anche se avrebbero
riscontrato campi elettromagnetici con forza ben superiore alla media
normale, o ,in alternativa ,su una mano umana dietro al mistero di Canneto.
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