Una casa di produzione di Videogiochi ha avuto un’idea piuttosto curiosa per cercare di insegnare una lezione a coloro ke piratano i giochi diffondendoli via internet.
La Greenhart Games
ha creato un gioco di simulazione, “Game Dev Tycoon” in cui il
giocatore deve gestire una società di produzione di videogiochi. Si
parte dagli anni ’80, e si deve riuscire a creare videogiochi sempre più complessi,
senza fallire. Il gioco ha
avuto un riscontro molto positivo, con un voto di 4,7 su 5 sullo Windows
Store.
La particolarità è che la Greenhart ha messo in rete, attraverso le reti P2P, anche la versione piratata. Che però non è esattamente identica all’originale:
man mano che il giocatore avanza, e che i suoi giochi “virtuali” hanno
successo, la pirateria “virtuale” erode sempre di più i suoi guadagni: e
così, chi ha la versione piratata di Game Dev Tycoon si trova
invariabilmente a perdere, per colpa della pirateria.
Poiché però i giocatori non sanno di questa differenza dal gioco
“legale”, e spesso ci sono lamentele dei giocatori delle versioni
pirata, che lamentano il peso della pirateria nel gioco: “Non ha
senso cercare di sviluppare giochi innovativi, perché i giochi
rivoluzionari verranno piratati e non si riesce a coprire le spese!”, ha scritto un utente sul forum.
La Greenhart spiega che però il senso dell’iniziativa non è quello di fare uscire allo scoperto i pirati, quanto piuttosto di cercare di insegnare loro una lezione, e soprattutto il rispetto del lavoro altrui.
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