Chat e incontri
giovedì 29 luglio 2010
Ragazze a ostia me so pijata er calippo e a bira - calippo e birra in sp...
Ragazze a ostia me so pijata er calippo e a bira.
Pero posso dire che ragazze cosi alla fine sono sempre le più simpatiche
martedì 27 luglio 2010
130 giorni su barca di bottiglie di plastica
Ha gettato l'ancora nella baia di Sydney il catamarano Plastiki, composto di bottiglie di plastica recuperate dal mare, concludendo un viaggio di 'consapevolezza ambientale' di 130 giorni e circa 8000 miglia nautiche, dalla partenza da San Francisco attraverso il Pacifico. Accolto da una flottiglia di barche e da migliaia di sostenitori e curiosi allineati nei punti panoramici attorno alla baia, l'imbarcazione di 19 metri, costruita con 12.500 bottiglie, ha attraccato verso le 12 (le 4 in Italia) davanti al Museo marittimo nazionale, dove i sei eco-marinai, fra cui il rampollo della famiglia Rothschild, David de Rothschild, animatore dell'impresa, sono stati accolti dall'ambasciatore Usa Jeffrey Blelch, dal vice sindaco di Sydney Phillip Black e il velista-ambientalista Ian Kiernan, 'padre' della campagna 'Puliamo il Mondo'. Tenuta insieme da un nuovo materiale riciclabile, la barca ha sostenuto venti di 62 nodi, ma nell'ultimo tratto ha dovuto essere rimorchiata per due giorni da un motoscafo, a causa di venti contrari dal sud. L'impresa organizzata dal 31/enne de Rothschild vuole sensibilizzare il grande pubblico sui problemi dell'inquinamento degli oceani, in gran parte causato da contenitori e buste di plastica.
fonte ansa.it
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venerdì 23 luglio 2010
I trucchi per non divorziare? Sono 15
Li ha raccolti una scrittrice americana basandosi sulle ricerche pubblicate da riviste scientifiche. Età, figli, carattere: ecco cosa influirebbe nella buona riuscita di un matrimonio
Meglio sposare un optometrista che un coreografo, possibilmente con livelli di testosterone non troppo elevati. Aver già convissuto con qualcun'altro potrebbe creare qualche problema, così come non essere d'accordo su quanti figli avere. Ma soprattutto: occhio alle foto dei tempi del liceo ! Quando si pronuncia il fatidico sì, si è convinti che sia per sempre. Le statistiche purtroppo raccontano un'altra storia, sempre più spesso senza lieto fine. D'altra parte nessuno può davvero prevedere come andrà a finire. O sì? Ci ha provato la scrittrice americana Anneli Rufus che raccogliendo tutti gli articoli pubblicati dalle riviste scientifiche sull'argomento ha stilato un elenco di elementi che favorirebbero il divorzio. Al positivo, evitandoli, ecco servito il matrimonio perfetto. I trucchi per evitare la rottura sarebbero almeno 15: alcuni ovvi, altri più aderenti alla realtà d'Oltreoceano che alla nostra, altri ancora interessanti spunti di riflessione.
Di sicuro il lavoro della Rufus ha il merito di farci prendere un po' meno sul serio ricerche e studi su coppia e matrimonio...
- Se sei una donna e ti sei sposata prima dei 18 anni hai il 48% di possibilità di divorziare entro i primi 10 anni di nozze
- Se desideri avere figli molto di più del tuo sposo, il tuo matrimonio ha più del doppio di possibilità di finire in divorzio rispetto a quello di una coppia che è d'accordo su questo punto.
- Se hai due figli maschi, hai il 36,9% di possibilità di divorziare, se hai due figlie femmine hai il 43,1%.
- Se sei un uomo con alti livelli di testosterone, hai il 43% di possibilità in più di divorziare rispetto a un uomo con livelli bassi.
- I genitori di un figlio a cui è stata diagnosticata una Sindrome da deficit di attenzione e iperattività hanno il 24% di probabilità in più di separarsi prima che compia 8 anni.
- Se uno dei due coniugi ha precedentemente convissuto con altri ha il doppio delle probabilità di divorziare.
- Se gli sposi sorridono nelle foto da giovani la probabilità di divorzio è del 10%, ma sale al 30% se sono più seriosi.
- Le coppie che hanno dovuto affrontare il lutto della morte di un figlio in gestazione o dopo il parto hanno il 40% di probabilità in più di separarsi.
- La presenza di malattie gravi nella donna aumenta di sei volte la probabilità di separazione.
- Gravi lesioni al cervello di uno o dell'altro coniuge aumentano del 17% le probabilità di divorzio.
- Se sei di razza caucasica, la separazione ha il 98% di possibilità di sfociare in un divorzio.
- Fondamentale sembra essere anche il lavoro della coppia: i più probabili candidati al divorzio sono ballerini e coreografi, che hanno il 43% di probabilità.
- Lavori a "basso rischio" sono l'agricoltore e l'ingegnere nucleare (7%), ma soprattutto l'optometrista, con solo il 4% di probabilità.
- Negli Usa anche la provenienza etnica dei coniugi sembra essere importante, con gli afroamericani che hanno più probabilità di divorzio entro i 10 anni dal sì (47%) e gli asiatici meno (20%)
- Le donne che intraprendono la carriera militare: secondo il dipartimento per la Difesa americano hanno 250 volte più probabilità di divorziare rispetto a coppie in cui il militare è il marito.
fonte libero.it
Meglio sposare un optometrista che un coreografo, possibilmente con livelli di testosterone non troppo elevati. Aver già convissuto con qualcun'altro potrebbe creare qualche problema, così come non essere d'accordo su quanti figli avere. Ma soprattutto: occhio alle foto dei tempi del liceo ! Quando si pronuncia il fatidico sì, si è convinti che sia per sempre. Le statistiche purtroppo raccontano un'altra storia, sempre più spesso senza lieto fine. D'altra parte nessuno può davvero prevedere come andrà a finire. O sì? Ci ha provato la scrittrice americana Anneli Rufus che raccogliendo tutti gli articoli pubblicati dalle riviste scientifiche sull'argomento ha stilato un elenco di elementi che favorirebbero il divorzio. Al positivo, evitandoli, ecco servito il matrimonio perfetto. I trucchi per evitare la rottura sarebbero almeno 15: alcuni ovvi, altri più aderenti alla realtà d'Oltreoceano che alla nostra, altri ancora interessanti spunti di riflessione.
Di sicuro il lavoro della Rufus ha il merito di farci prendere un po' meno sul serio ricerche e studi su coppia e matrimonio...
- Se sei una donna e ti sei sposata prima dei 18 anni hai il 48% di possibilità di divorziare entro i primi 10 anni di nozze
- Se desideri avere figli molto di più del tuo sposo, il tuo matrimonio ha più del doppio di possibilità di finire in divorzio rispetto a quello di una coppia che è d'accordo su questo punto.
- Se hai due figli maschi, hai il 36,9% di possibilità di divorziare, se hai due figlie femmine hai il 43,1%.
- Se sei un uomo con alti livelli di testosterone, hai il 43% di possibilità in più di divorziare rispetto a un uomo con livelli bassi.
- I genitori di un figlio a cui è stata diagnosticata una Sindrome da deficit di attenzione e iperattività hanno il 24% di probabilità in più di separarsi prima che compia 8 anni.
- Se uno dei due coniugi ha precedentemente convissuto con altri ha il doppio delle probabilità di divorziare.
- Se gli sposi sorridono nelle foto da giovani la probabilità di divorzio è del 10%, ma sale al 30% se sono più seriosi.
- Le coppie che hanno dovuto affrontare il lutto della morte di un figlio in gestazione o dopo il parto hanno il 40% di probabilità in più di separarsi.
- La presenza di malattie gravi nella donna aumenta di sei volte la probabilità di separazione.
- Gravi lesioni al cervello di uno o dell'altro coniuge aumentano del 17% le probabilità di divorzio.
- Se sei di razza caucasica, la separazione ha il 98% di possibilità di sfociare in un divorzio.
- Fondamentale sembra essere anche il lavoro della coppia: i più probabili candidati al divorzio sono ballerini e coreografi, che hanno il 43% di probabilità.
- Lavori a "basso rischio" sono l'agricoltore e l'ingegnere nucleare (7%), ma soprattutto l'optometrista, con solo il 4% di probabilità.
- Negli Usa anche la provenienza etnica dei coniugi sembra essere importante, con gli afroamericani che hanno più probabilità di divorzio entro i 10 anni dal sì (47%) e gli asiatici meno (20%)
- Le donne che intraprendono la carriera militare: secondo il dipartimento per la Difesa americano hanno 250 volte più probabilità di divorziare rispetto a coppie in cui il militare è il marito.
fonte libero.it
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giovedì 22 luglio 2010
Vacanza più bella se hi tech
Italiani "malati" di tecnologia: tra smartphone e notebook nemmeno al mare sanno rinunciare a internet. Le spiagge più richieste e all'avanguardia? Quelle col wi-fi. Ecco dove si può navigare gratis sotto l'ombrellone, a due passi dalla riva
Si parte. I bagagli sono pronti per essere caricati in macchina. Ma ecco che lui si batte la palma della mano sulla fronte e dice: "Aspetta, papà, che ho dimenticato il mio laptop". Perché la vacanza senza tecnologia è decisamente meno bella. Per 15 milioni di italiani, possessori di uno smartphone, un notebook o simili, rinunciare a internet è impossibile. E chi pensa che siano i viaggiatori più giovani a voler disporre di una rete wi fire nella struttura alberghiera o addirittura sulla spiaggia, si sbaglia di grosso. Ormai tutti gli italiani di qualsiasi età non si spostano senza gli ultimi ritrovati tecnologici comperati. Ma i veri vacanzieri hi tech della ricerca sembrano essere, a sorpresa, i 45-55enni che sono felici di trascorrere giornate al mare o in montagna con quei marchingengi in grado di rendere la vacanza più confortevole ma anche più sicura.
I più giovani, utilizzano la tecnologia per il tempo libero, per informarsi o per raccontare con tanto di dettagli e magari di un video correlato i momenti clou della vacanza al mare, mentre all'aumentare dell'età cresce la voglia di staccare dalla vita normale, delle scadenze di lavoro e si utilizza la tecnologia per rimanere in contatto con i propri cari. Anche eventuali momenti di noia hanno il loro antidoto: basta mettersi le cuffie del nostro mp3 per rivivere l'emozione della Carmen di Bizet o la registrazione dell'ulimo concerto degli U2., e se non c'è nel lettore basta connettersi e scaricarla. In questa passione per la tecnologia la fa da padrone l'inseparabile notebook per chi non vuole assolutamente rinunciare alle ultime notizie sull'attualità o per raccontare in diretta sul social network aneddoti simpatici, piccanti o semplicemente divertenti.
Come sempre quando si verifica una nuova tendenza di mercato le strutture alberghiere si adeguano. Anche perché a non avere la tv a schermo piatto e la rete wireless si corre il rischio di perdere una buona fetta della clientela e di dover fare i conti con sempre più camere vuote. In una congiuntura economica di per sé non proprio favorevole sarebbe come darsi la zappa sui piedi. E così si scelgie il luogo di villeggiatura non solo per la bellezza del paesaggio ma anche per la dotazione tecnologica che può offrire la struttura alberghiera.
I punti d'accesso wi-fi in Italia non sono diffusi in modo uniforme sul territorio, ma stanno crescendo. Eccellono Liguria e Veneto. In provincia di Imperia otto stabilimenti balneari forniscono il servizio gratuitamente. Il lido di Venezia dal 2008 è cabltato e connesso, ma bisogna pagare. In Sardegna molte delle spiagge più belle sono fornite di banda larga, come sulla Riviera Romagnola.
fonte libero.it
Si parte. I bagagli sono pronti per essere caricati in macchina. Ma ecco che lui si batte la palma della mano sulla fronte e dice: "Aspetta, papà, che ho dimenticato il mio laptop". Perché la vacanza senza tecnologia è decisamente meno bella. Per 15 milioni di italiani, possessori di uno smartphone, un notebook o simili, rinunciare a internet è impossibile. E chi pensa che siano i viaggiatori più giovani a voler disporre di una rete wi fire nella struttura alberghiera o addirittura sulla spiaggia, si sbaglia di grosso. Ormai tutti gli italiani di qualsiasi età non si spostano senza gli ultimi ritrovati tecnologici comperati. Ma i veri vacanzieri hi tech della ricerca sembrano essere, a sorpresa, i 45-55enni che sono felici di trascorrere giornate al mare o in montagna con quei marchingengi in grado di rendere la vacanza più confortevole ma anche più sicura.
I più giovani, utilizzano la tecnologia per il tempo libero, per informarsi o per raccontare con tanto di dettagli e magari di un video correlato i momenti clou della vacanza al mare, mentre all'aumentare dell'età cresce la voglia di staccare dalla vita normale, delle scadenze di lavoro e si utilizza la tecnologia per rimanere in contatto con i propri cari. Anche eventuali momenti di noia hanno il loro antidoto: basta mettersi le cuffie del nostro mp3 per rivivere l'emozione della Carmen di Bizet o la registrazione dell'ulimo concerto degli U2., e se non c'è nel lettore basta connettersi e scaricarla. In questa passione per la tecnologia la fa da padrone l'inseparabile notebook per chi non vuole assolutamente rinunciare alle ultime notizie sull'attualità o per raccontare in diretta sul social network aneddoti simpatici, piccanti o semplicemente divertenti.
Come sempre quando si verifica una nuova tendenza di mercato le strutture alberghiere si adeguano. Anche perché a non avere la tv a schermo piatto e la rete wireless si corre il rischio di perdere una buona fetta della clientela e di dover fare i conti con sempre più camere vuote. In una congiuntura economica di per sé non proprio favorevole sarebbe come darsi la zappa sui piedi. E così si scelgie il luogo di villeggiatura non solo per la bellezza del paesaggio ma anche per la dotazione tecnologica che può offrire la struttura alberghiera.
I punti d'accesso wi-fi in Italia non sono diffusi in modo uniforme sul territorio, ma stanno crescendo. Eccellono Liguria e Veneto. In provincia di Imperia otto stabilimenti balneari forniscono il servizio gratuitamente. Il lido di Venezia dal 2008 è cabltato e connesso, ma bisogna pagare. In Sardegna molte delle spiagge più belle sono fornite di banda larga, come sulla Riviera Romagnola.
fonte libero.it
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lunedì 19 luglio 2010
Sono solo superstizioni?
Il corno
È il portafortuna per eccellenza, rigorosamente rosso e preferibilmente di corallo e fatto a mano. Il corno fin dall'epoca neolitica era simbolo di potenza e di fertilità e quindi era di buon augurio per chi lo possedeva. In corallo, perché la mentalità popolare lo considerava una pietra preziosa col potere di scacciare malocchi e proteggere le donne incinte. Rosso perché è un colore che viene associato spesso, e in molte culture, alla fortuna. Fatto a mano perché acquista poteri benefici dalle mani che lo realizzano.
Candele che si spengono
Se una candela si spegne durante una cerimonia vuol dire che ci sono spiriti maligni nelle vicinanze. Il "fuoco" sulle torte che venivano preparate nei banchetti festosi serviva invece a tenere lontani gli spiriti maligni. E' per questo motivo che, alla fine delle celebrazioni le candele venivano spente con un soffio: a festa ormai finita gli "spiriti malvagi" si allontanavano da soli e il fuoco non serviva più.
Il cappello sul letto
In passato, quando i sacerdoti si recavano al capezzale di un moribondo, posavano il cappello sul letto. Da allora è nata la superstizione che posare un copricapo sul letto porti sfortuna.
Il gatto nero
La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando essi in genere erano considerati i diabolici compagni delle streghe, per la loro abitudine a uscire di notte. Quelli di colore nero inoltre, non molto visibili nell'oscurità, facevano imbizzarrire i cavalli, i quali scaraventavano i cavalieri a terra con estrema violenza. Da qui infatti proviene l'idea che portino sfortuna quando ci attraversano la strada.
Il ferro di cavallo
La tradizione che il ferro di cavallo sia un portafortuna trae origine dai tempi in cui gli uomini erano divisi in nobili cavalieri e poveri contadini. Succedeva che i poveri contadini stavano nelle loro misere dimore e vedevano sfrecciare i cavalieri. Se il cavallo perdeva un ferro allora il cavaliere era costretto a fermarsi e il contadino poteva dargli una mano e rimediare così qualche moneta in cambio dell'aiuto prestato. Ecco perché il ferro di cavallo diventa un portafortuna solo se trovato per strada e poi appeso sulla porta di casa.
Passare sotto una scala
La scala poggiata al muro forma un triangolo e attraversare il triangolo vuol dire rompere l'equilibrio energetico che questa forma crea. Il triangolo è una forma estremamente legata alle credenze religiose. O più prosaicamente perche una volta le scale erano fatte a tiangolo quindi con una precaria stabilità: chi passava sotto rischiava di vedersi arrivare addosso qualsiasi cosa.
Specchio rotto
Vedere la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto dava l'idea di conseguenze negative. Furono gli antichi Romani a decidere che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all'epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni 7 anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari 7 anni prima di tornare sani come prima.
Versare il sale
Anche se nel Cenacolo di Leonardo Da Vinci non si vede più, data l'usura della tela, Giuda col gomito aveva rovesciato il salino mentre parlava all'orecchio di Gesù. Da qui è partita la superstizione che versare il sale porti sfortuna. Il sale comunque ha sempre avuto nell'antichità un grandissimo valore. Si pagava la gente con il sale (il salario appunto) ma ci sono molti altri significati positivi, per cui rovesciare il sale porta male in quanto spreco di un bene prezioso.
Lenticchie la notte di San Silvestro
Mangiare le lenticchie la notte di capodanno si dice che porti ricchezza. Ogni lenticchia è, infatti, rappresentazione di una moneta e quindi più ne mangeremo e più soldi avremo. Anche lo zampone e il cotechino sono divenute il simbolo dell'abbondanza viste anche le caratteristiche super nutrienti della carne di maiale. Mangiare queste due pietanze a capodanno promette un anno ricco e fortunato. Anche chiudere la cena con uva e frutta secca è garanzia di un anno prospero: "chi mangia l'uva per Capodanno -recita un antico proverbio- conta i quattrini tutto l'anno".
L'ombrello in casa
I primi ombrelli avevano la struttura in ferro e soprattutto il terminale assai appuntito per questo motivo spesso se si peccava di prudenza si rischiava di fare male alle persone. Di qui l'usanza di dire che porti male aprire l'ombrello in casa. Ma c'è anche una superstizione legata alla morte: il prete che impartiva l'estrema unzione era assisitito da un chierico con un apposito baldacchino a forma di ombrello.
I numeri 13 e 17
Superstizione di origine asiatica: 13 sono infatti gli spiriti della casa, 12 buoni, il tredicesimo malvagio. Al 13 sono legate altre leggende: Filippo di Macedonia aggiunse la sua statua a quelle di dodici divinità. Secondo la leggenda fu ucciso per questo. Tredici furono i convitati all'ultima cena. Nell'Apocalisse il tredicesimo capitolo è quello del Male e dell'Anticristo, Satana (Satvan, "l'avversario"). Il 17 in Asia era considerato favorevole (nei tarocchi è rappresentato dalle stelle, 17 sono le parole di preambolo alla preghiera, 17 sono i regali consigli, che si impartivano sussurrati nell'orecchio, all'atto dell'incoronazione; 17 sono i simboli del vessillo reale. Nel Medioevo però fu il simbolo dei morti per impiccagione. Presso i romani, anagrammando il numero XVII, si otteneva il verbo VIXI che in latino, vuol dire "vissi" (sono morto!).
Nè di venere nè di marte
Il detto "nè di venere (venerdì) nè di marte (martedì) non si sposa e non si parte" è collegato al fatto che martedì è il giorno di Marte dio della guerra e il venerdì, secondo la credenza popolare, è propizio ai diavoli e alle streghe. (venerdì si ricollega anche alla passione di Cristo).
Pestare le feci animali
Di dubbia origine ma pare la più accreditata: durante la Grande Guerra, il sistema più efficace per aggirare le mine era quello di camminare saltellando sugli escrementi di vacca (dove era passato l'animale poteva passare anche un uomo).
Il quadrifoglio
Trovare il quadrifoglio è un porta fortuna perchè è il fiore dei lepricani che sono i custodi delle pentole piene d'oro che si trovano alla fine dell'arcobaleno e quindi donano la fortuna a chi li trova.
"Merda" agli attori
Agli attori o in teatro si dice merda per portare fortuna perché prima della nascita dell'automobile si utilizzavano le carrozze e quindi se davanti ad un teatro c'era molta cacca di cavallo significava che c'era stato molto pubblico e quindi che lo spettacolo era andato bene.
fonte msn.it
È il portafortuna per eccellenza, rigorosamente rosso e preferibilmente di corallo e fatto a mano. Il corno fin dall'epoca neolitica era simbolo di potenza e di fertilità e quindi era di buon augurio per chi lo possedeva. In corallo, perché la mentalità popolare lo considerava una pietra preziosa col potere di scacciare malocchi e proteggere le donne incinte. Rosso perché è un colore che viene associato spesso, e in molte culture, alla fortuna. Fatto a mano perché acquista poteri benefici dalle mani che lo realizzano.
Candele che si spengono
Se una candela si spegne durante una cerimonia vuol dire che ci sono spiriti maligni nelle vicinanze. Il "fuoco" sulle torte che venivano preparate nei banchetti festosi serviva invece a tenere lontani gli spiriti maligni. E' per questo motivo che, alla fine delle celebrazioni le candele venivano spente con un soffio: a festa ormai finita gli "spiriti malvagi" si allontanavano da soli e il fuoco non serviva più.
Il cappello sul letto
In passato, quando i sacerdoti si recavano al capezzale di un moribondo, posavano il cappello sul letto. Da allora è nata la superstizione che posare un copricapo sul letto porti sfortuna.
Il gatto nero
La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando essi in genere erano considerati i diabolici compagni delle streghe, per la loro abitudine a uscire di notte. Quelli di colore nero inoltre, non molto visibili nell'oscurità, facevano imbizzarrire i cavalli, i quali scaraventavano i cavalieri a terra con estrema violenza. Da qui infatti proviene l'idea che portino sfortuna quando ci attraversano la strada.
Il ferro di cavallo
La tradizione che il ferro di cavallo sia un portafortuna trae origine dai tempi in cui gli uomini erano divisi in nobili cavalieri e poveri contadini. Succedeva che i poveri contadini stavano nelle loro misere dimore e vedevano sfrecciare i cavalieri. Se il cavallo perdeva un ferro allora il cavaliere era costretto a fermarsi e il contadino poteva dargli una mano e rimediare così qualche moneta in cambio dell'aiuto prestato. Ecco perché il ferro di cavallo diventa un portafortuna solo se trovato per strada e poi appeso sulla porta di casa.
Passare sotto una scala
La scala poggiata al muro forma un triangolo e attraversare il triangolo vuol dire rompere l'equilibrio energetico che questa forma crea. Il triangolo è una forma estremamente legata alle credenze religiose. O più prosaicamente perche una volta le scale erano fatte a tiangolo quindi con una precaria stabilità: chi passava sotto rischiava di vedersi arrivare addosso qualsiasi cosa.
Specchio rotto
Vedere la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto dava l'idea di conseguenze negative. Furono gli antichi Romani a decidere che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all'epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni 7 anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari 7 anni prima di tornare sani come prima.
Versare il sale
Anche se nel Cenacolo di Leonardo Da Vinci non si vede più, data l'usura della tela, Giuda col gomito aveva rovesciato il salino mentre parlava all'orecchio di Gesù. Da qui è partita la superstizione che versare il sale porti sfortuna. Il sale comunque ha sempre avuto nell'antichità un grandissimo valore. Si pagava la gente con il sale (il salario appunto) ma ci sono molti altri significati positivi, per cui rovesciare il sale porta male in quanto spreco di un bene prezioso.
Lenticchie la notte di San Silvestro
Mangiare le lenticchie la notte di capodanno si dice che porti ricchezza. Ogni lenticchia è, infatti, rappresentazione di una moneta e quindi più ne mangeremo e più soldi avremo. Anche lo zampone e il cotechino sono divenute il simbolo dell'abbondanza viste anche le caratteristiche super nutrienti della carne di maiale. Mangiare queste due pietanze a capodanno promette un anno ricco e fortunato. Anche chiudere la cena con uva e frutta secca è garanzia di un anno prospero: "chi mangia l'uva per Capodanno -recita un antico proverbio- conta i quattrini tutto l'anno".
L'ombrello in casa
I primi ombrelli avevano la struttura in ferro e soprattutto il terminale assai appuntito per questo motivo spesso se si peccava di prudenza si rischiava di fare male alle persone. Di qui l'usanza di dire che porti male aprire l'ombrello in casa. Ma c'è anche una superstizione legata alla morte: il prete che impartiva l'estrema unzione era assisitito da un chierico con un apposito baldacchino a forma di ombrello.
I numeri 13 e 17
Superstizione di origine asiatica: 13 sono infatti gli spiriti della casa, 12 buoni, il tredicesimo malvagio. Al 13 sono legate altre leggende: Filippo di Macedonia aggiunse la sua statua a quelle di dodici divinità. Secondo la leggenda fu ucciso per questo. Tredici furono i convitati all'ultima cena. Nell'Apocalisse il tredicesimo capitolo è quello del Male e dell'Anticristo, Satana (Satvan, "l'avversario"). Il 17 in Asia era considerato favorevole (nei tarocchi è rappresentato dalle stelle, 17 sono le parole di preambolo alla preghiera, 17 sono i regali consigli, che si impartivano sussurrati nell'orecchio, all'atto dell'incoronazione; 17 sono i simboli del vessillo reale. Nel Medioevo però fu il simbolo dei morti per impiccagione. Presso i romani, anagrammando il numero XVII, si otteneva il verbo VIXI che in latino, vuol dire "vissi" (sono morto!).
Nè di venere nè di marte
Il detto "nè di venere (venerdì) nè di marte (martedì) non si sposa e non si parte" è collegato al fatto che martedì è il giorno di Marte dio della guerra e il venerdì, secondo la credenza popolare, è propizio ai diavoli e alle streghe. (venerdì si ricollega anche alla passione di Cristo).
Pestare le feci animali
Di dubbia origine ma pare la più accreditata: durante la Grande Guerra, il sistema più efficace per aggirare le mine era quello di camminare saltellando sugli escrementi di vacca (dove era passato l'animale poteva passare anche un uomo).
Il quadrifoglio
Trovare il quadrifoglio è un porta fortuna perchè è il fiore dei lepricani che sono i custodi delle pentole piene d'oro che si trovano alla fine dell'arcobaleno e quindi donano la fortuna a chi li trova.
"Merda" agli attori
Agli attori o in teatro si dice merda per portare fortuna perché prima della nascita dell'automobile si utilizzavano le carrozze e quindi se davanti ad un teatro c'era molta cacca di cavallo significava che c'era stato molto pubblico e quindi che lo spettacolo era andato bene.
fonte msn.it
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venerdì 16 luglio 2010
E' giapponese il supercomputer piu' ecologico
Il supercomputer piu' ecologico del mondo e' giapponese e si chiama Grape-Dr, al lavoro presso l'universita' di Tokyo, dove svolge i suoi calcoli con il coefficiente di risparmio energetico piu' elevato tra tutti i 'cervelloni' artificiali sparsi sul pianeta. A decretarlo e' stato un gruppo di atenei Usa, organizzatori del premio semestrale 'Little Green500', secondo cui il calcolatore nipponico, pur lontano dall'essere il piu' potente in assoluto, e' riuscito a migliorare il gia' alto livello di efficienza energetica raggiunto dal modello in vetta alla graduatoria precedente. Grape-Dr e' in grado di eseguire 815 milioni di operazioni al secondo consumando un watt, con un risparmio complessivo del 5% sul vecchio eco-primato. Pur avendo una potenza massima di 'soli' 23.000 miliardi di operazioni al secondo, circa un centesimo rispetto al computer piu' veloce attualmente sul mercato, il calcolatore giapponese vince a mani basse sul piano del risparmio energetico, con un rapporto di 3 a 1. Grape-Dr e' un progetto nato in nome del risparmio, non solo di tipo ecologico: per svilupparlo e' bastato un miliardo di yen (poco meno di nove milioni di euro), grazie all'acquisto di parti a basso costo reperibili sul mercato dei comuni personal computer.
fonte ansa.it
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mercoledì 14 luglio 2010
In Finlandia Internet per tutti
La Finlandia equipara Internet all'acqua, alla luce, ai bisogni primari dei cittadini, infatti diventa un diritto civile ed entro il 2015 arriverà in tutte le case una connessione che abbia velocità minima di un megabit al secondo.
Ad annunciarlo è stato il Ministero per le Comunicazioni, che nella persone di Suvi Linden, ha affermato: 'Il servizio Internet non ha più esclusivamente un ruolo di intrattenimento, ma è importante per la vita di tutti i giorni dei finlandesi', per questo 'una connessione a banda larga di alta qualità a un prezzo ragionevole è un diritto elementare'.
I 26 operatori presenti nel Paese, dovranno adeguarsi a questa nuova legge ed essere in grado di servire ogni abitazione residenziale o ufficio con una velocità di download dei dati di almeno un megabit al secondo. La connessione è un diritto ma in Finlandia già il 96% della popolazione è servito da internet.
Anche gli Stati Uniti d'America hanno proposto un piano di investimenti per portare nelle case americane oltre 50 Mbps entro il 2015, mentre in Gran Bretagna l'obiettivo è di 2 Mbps entro il 2012.
In Italia invece se continuiamo di sto passo ci toglieranno anche l'acqua
Ad annunciarlo è stato il Ministero per le Comunicazioni, che nella persone di Suvi Linden, ha affermato: 'Il servizio Internet non ha più esclusivamente un ruolo di intrattenimento, ma è importante per la vita di tutti i giorni dei finlandesi', per questo 'una connessione a banda larga di alta qualità a un prezzo ragionevole è un diritto elementare'.
I 26 operatori presenti nel Paese, dovranno adeguarsi a questa nuova legge ed essere in grado di servire ogni abitazione residenziale o ufficio con una velocità di download dei dati di almeno un megabit al secondo. La connessione è un diritto ma in Finlandia già il 96% della popolazione è servito da internet.
Anche gli Stati Uniti d'America hanno proposto un piano di investimenti per portare nelle case americane oltre 50 Mbps entro il 2015, mentre in Gran Bretagna l'obiettivo è di 2 Mbps entro il 2012.
In Italia invece se continuiamo di sto passo ci toglieranno anche l'acqua
lunedì 12 luglio 2010
Gli utenti iPhone e iPad usano più sex toys
Questa è bella. Una fresca indagine condotta da LoveHoney ha infatti scoperto che gli appassionati di casa Apple sono di gran lunga i più interessati al sesso.
Sarebbero proprio i possessori di iPhone e iPad, infatti, a spendere maggiormente in giocattoli erotici. Lo afferma con certezza anche il Mobile Business Magazine, i cui dati utilizzati nell'indagine sono stati generati da Google Analytics. Gli utenti che hanno trascorso più tempo online alla ricerca di sex toys? Quelli di iPad, seguiti dagli utenti di iPhone e Mac.
Ma cosa mai avrà il mondo Apple tanto da suscitare cotanti bollenti spiriti? Richard Longhurst, a capo della ricerca, ha detto la sua: 'Gli appassionati Apple a quanto pare sono più ricchi e quindi possono permettersi di spendere anche per gadget erotici. Sessualmente poi sono più sicuri e mostrano una maggiore voglia di avventura in camera da letto'.
Secondo i dati, infine, gli utenti Apple spenderebbero una media di 59,06 sterline al mese per ordini a base di sesso. Beati loro.
fonte excite.it
Sarebbero proprio i possessori di iPhone e iPad, infatti, a spendere maggiormente in giocattoli erotici. Lo afferma con certezza anche il Mobile Business Magazine, i cui dati utilizzati nell'indagine sono stati generati da Google Analytics. Gli utenti che hanno trascorso più tempo online alla ricerca di sex toys? Quelli di iPad, seguiti dagli utenti di iPhone e Mac.
Ma cosa mai avrà il mondo Apple tanto da suscitare cotanti bollenti spiriti? Richard Longhurst, a capo della ricerca, ha detto la sua: 'Gli appassionati Apple a quanto pare sono più ricchi e quindi possono permettersi di spendere anche per gadget erotici. Sessualmente poi sono più sicuri e mostrano una maggiore voglia di avventura in camera da letto'.
Secondo i dati, infine, gli utenti Apple spenderebbero una media di 59,06 sterline al mese per ordini a base di sesso. Beati loro.
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Queen...
Queen sono un gruppo rock britannico originario di Londra, tra i più importanti della storia. Nonostante la morte del frontman Freddie Mercury il 24 novembre 1991, ancora oggi mantengono un grande seguito sia fra le vecchie che fra le nuove generazioni.
Il loro nome equivale all'appellativo inglese per Regina. Si stima che il gruppo abbia venduto circa 370 milioni di dischi, risultando perciò tra gli artisti di maggior successo nella storia della musica. Nelle classifiche specializzate sono tra i musicisti di più lungo successo commerciale nel Regno Unito, assieme ad altre leggende della musica moderna, come i Beatles, Elvis Presley o Michael Jackson. Nel 2001 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland, nell'Ohio, nel 2004 nella UK Music Hall of Fame e, nello stesso anno, il brano Bohemian Rhapsody è entrato nella Grammy Hall Of Fame, seguito nel 2009 dai brani We Will Rock You e We Are The Champions. Inoltre il complesso è l'unico nella storia ad essere stato ammesso per intero nella Songwriters Hall Of Fame.
Il gruppo ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico ed ha avuto una forte influenza sulle generazioni che l'hanno seguito e sui musicisti che ad esso si sono ispirati. Ognuno dei componenti era in grado di occuparsi della parte compositiva dei brani (numerosi furono infatti i pezzi scritti a più mani, come quelli composti dai soli membri in autonomia), ma era Freddie Mercury il personaggio più noto del gruppo, sia per il carisma mostrato dal vivo sia per il chiarissimo seppur corposo timbro vocale sapientemente valorizzato in tutti i registri. Tra i brani scritti da Mercury si ricordano We Are the Champions, Bohemian Rhapsody (proclamata più volte da critici e da sondaggi popolari la migliore canzone di sempre), Somebody to Love. Degli altri membri della band sono molto citati anche Radio Ga Ga di Roger Taylor, We Will Rock You, The Show Must Go On e Who Wants to Live Forever di Brian May, e Another One Bites the Dust e I Want to Break Free di John Deacon. In quasi tutti gli album pubblicati, tranne nei primissimi, era presente almeno un brano scritto da ogni componente del gruppo.
Altra caratteristica che li ha resi celebri erano le loro esibizioni dal vivo; dal 1970 al 1986 hanno sostenuto 707 concerti in 26 nazioni toccando tutti e 5 i continenti. Alla band è stato spesso attribuito, nel corso degli anni, il titolo di miglior live-band della storia e la loro esibizione al Live Aid è stata votata da un vasto numero di critici non solo come la migliore dell'evento, ma una delle migliori in assoluto della storia della musica moderna.
I Queen si formarono nel 1970, dopo che Freddie Mercury (vero nome Farrokh Bulsara), cantante e pianista del gruppo Sour Milk Sea, si era unito agli Smile, rimasti in due (Brian May e Roger Taylor) dopo l'abbandono del cantante e bassista Tim Staffell.
Subito dopo la sua entrata nel gruppo, Mercury propose di cambiare il nome della band in Queen. Nel 1971, dopo aver provato nelle prime esibizioni alcuni bassisti, la band decise di assumere definitivamente John Deacon.
« Ho pensato al nome "Queen". È solo un nome, ma è molto regale ovviamente, e suona benissimo. È un nome forte, molto universale e immediato. Ha molte potenziali visuali ed è aperto a tutti i tipi di interpretazioni. »
(Freddie Mercury)
Lo stemma della band (disegnato da Mercury) include i segni zodiacali dei quattro componenti, sovrastati da un'araba fenice, uccello mitologico conosciuto per la capacità di ritornare in vita dalle sue stesse ceneri, scelta in segno di immortalità e speranza. Il logo è composto da due leoni (Roger Taylor e John Deacon) a presidiare la corona della regina al centro di una "Q" (Queen, appunto), un granchio per il segno del Cancro (Brian May) e due fate che rappresentano la Vergine (Freddie Mercury).
Il loro nome equivale all'appellativo inglese per Regina. Si stima che il gruppo abbia venduto circa 370 milioni di dischi, risultando perciò tra gli artisti di maggior successo nella storia della musica. Nelle classifiche specializzate sono tra i musicisti di più lungo successo commerciale nel Regno Unito, assieme ad altre leggende della musica moderna, come i Beatles, Elvis Presley o Michael Jackson. Nel 2001 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland, nell'Ohio, nel 2004 nella UK Music Hall of Fame e, nello stesso anno, il brano Bohemian Rhapsody è entrato nella Grammy Hall Of Fame, seguito nel 2009 dai brani We Will Rock You e We Are The Champions. Inoltre il complesso è l'unico nella storia ad essere stato ammesso per intero nella Songwriters Hall Of Fame.
Il gruppo ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico ed ha avuto una forte influenza sulle generazioni che l'hanno seguito e sui musicisti che ad esso si sono ispirati. Ognuno dei componenti era in grado di occuparsi della parte compositiva dei brani (numerosi furono infatti i pezzi scritti a più mani, come quelli composti dai soli membri in autonomia), ma era Freddie Mercury il personaggio più noto del gruppo, sia per il carisma mostrato dal vivo sia per il chiarissimo seppur corposo timbro vocale sapientemente valorizzato in tutti i registri. Tra i brani scritti da Mercury si ricordano We Are the Champions, Bohemian Rhapsody (proclamata più volte da critici e da sondaggi popolari la migliore canzone di sempre), Somebody to Love. Degli altri membri della band sono molto citati anche Radio Ga Ga di Roger Taylor, We Will Rock You, The Show Must Go On e Who Wants to Live Forever di Brian May, e Another One Bites the Dust e I Want to Break Free di John Deacon. In quasi tutti gli album pubblicati, tranne nei primissimi, era presente almeno un brano scritto da ogni componente del gruppo.
Altra caratteristica che li ha resi celebri erano le loro esibizioni dal vivo; dal 1970 al 1986 hanno sostenuto 707 concerti in 26 nazioni toccando tutti e 5 i continenti. Alla band è stato spesso attribuito, nel corso degli anni, il titolo di miglior live-band della storia e la loro esibizione al Live Aid è stata votata da un vasto numero di critici non solo come la migliore dell'evento, ma una delle migliori in assoluto della storia della musica moderna.
I Queen si formarono nel 1970, dopo che Freddie Mercury (vero nome Farrokh Bulsara), cantante e pianista del gruppo Sour Milk Sea, si era unito agli Smile, rimasti in due (Brian May e Roger Taylor) dopo l'abbandono del cantante e bassista Tim Staffell.
Subito dopo la sua entrata nel gruppo, Mercury propose di cambiare il nome della band in Queen. Nel 1971, dopo aver provato nelle prime esibizioni alcuni bassisti, la band decise di assumere definitivamente John Deacon.
« Ho pensato al nome "Queen". È solo un nome, ma è molto regale ovviamente, e suona benissimo. È un nome forte, molto universale e immediato. Ha molte potenziali visuali ed è aperto a tutti i tipi di interpretazioni. »
(Freddie Mercury)
Lo stemma della band (disegnato da Mercury) include i segni zodiacali dei quattro componenti, sovrastati da un'araba fenice, uccello mitologico conosciuto per la capacità di ritornare in vita dalle sue stesse ceneri, scelta in segno di immortalità e speranza. Il logo è composto da due leoni (Roger Taylor e John Deacon) a presidiare la corona della regina al centro di una "Q" (Queen, appunto), un granchio per il segno del Cancro (Brian May) e due fate che rappresentano la Vergine (Freddie Mercury).
venerdì 9 luglio 2010
Guns n' Roses....
I Guns N' Roses sono un gruppo hard & heavy statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1985.
Con circa 110 milioni di dischi venduti, di cui 53,5 milioni nei soli Stati Uniti d'America, sono annoverati tra i musicisti di maggior successo nella storia del rock. Lo stile sonoro, l'immagine trasgressiva e le costanti performance dal vivo, li aiutarono ad occupare un posto di prestigio nella scena musicale tra gli anni ottanta e novanta.
A partire dal 1993 il gruppo ha conosciuto problemi e silenzi, a causa di contrasti tra il vocalist Axl Rose (ritenuto il leader carismatico della band) e i vari membri originari. Rose, che scrive anche la maggior parte dei testi, è attualmente l'unico membro rimasto della formazione originale.
La band è stata anche inserita al 92° posto, nella classifica dei 100 artisti immortali secondo la rivista Rolling Stone.
Il gruppo fu fondato nel marzo del 1985 da Axl Rose, Tracii Guns, Izzy Stradlin', Ole Beich e Rob Gardner. I componenti originari provenivano da due gruppi, gli L.A. Guns (poi riformatisi) e gli Hollywood Rose, e presero così il nome dall'unione di questi. Dagli Hollywood Rose provenivano Axl Rose (voce) ed Izzy Stradlin (chitarra ritmica), mentre dagli L.A. Guns provenivano Tracii Guns (chitarra solista), Ole Beich (basso) e Rob Gardner (batteria). Il gruppo si esibì per la prima volta il 26 marzo 1985.
Ole Beich, originariamente negli L.A. Guns, lasciò subito il gruppo per poi essere sostituito da Duff McKagan, che esordì con il gruppo l'11 aprile di quello stesso anno, al locale "Radio City" ad Anaheim in California. Poco dopo anche il chitarrista Tracii Guns abbandonò il gruppo, a causa di divergenze con Rose, e riformò gli L.A. Guns. Al suo posto entrò Saul Hudson, in arte Slash, che aveva avuto precedenti esperienze in alcune band tra cui London, Black Sheep[19] e aveva suonato negli stessi Hollywood Rose insieme a Rose e Stradlin.
Qualche mese dopo annunciò la dipartita anche Rob Gardner. Come racconta Slash nella sua biografia, i 4 restanti chiamarono l'unico batterista che sarebbe partito in tour con loro anche la sera stessa; Steven Adler, che proveniva come McKagan e Slash dai Road Crew. La band raggiunse così l'assetto che l'avrebbe portata al successo.
Dopo un difficile tour lungo la strada per Seattle (Washington) ed altre due date nell'Oregon, i Guns tornarono a Los Angeles stabilendosi in un piccolo magazzino ribattezzato "Hellhouse", suonando, svolgendo lavori occasionali e continuando i concerti nella zona. Come altri gruppi che suonavano nell'area di Hollywood, i Guns furono tra i primi a diffondere lo stile sleaze metal.
Tom Zutaut della Geffen Records, stupito dalla loro esibizione al "Troubadour", diffuse in giro la falsa notizia che "facessero schifo" per avere più tempo e mezzi per scritturarli. La band ricevette così un anticipo di 75 000 dollari dal manager, il quale però scoprì che Axl aveva già promesso di firmare un contratto con l'etichetta concorrente Chrysalis, a patto che l'agente che l'aveva contattato "avesse camminato nuda per Sunset Boulevard". Zutaut dovette rimanere alla finestra del suo ufficio sul Sunset, a guardare nervosamente la strada, per ben tre giorni prima di riuscire a chiudere l'accordo con il gruppo. Il loro primo manager divenne Alan Niven, che poi li avrebbe aiutati ad incidere Appetite for Destruction.
Grazie a questo contratto, i Guns autoprodussero nel 1986 l'EP Live ?!*@ Like a Suicide, sotto l'etichetta UZI Suicide, creata ad hoc dalla Geffen ma non ufficialmente riconosciuta. Circolato in sole 10.000 copie, Live ?!*@ Like a Suicide aveva l'aspetto e le sonorità di un album live, ma in realtà era stato registrato in studio. Lo scopo dell' EP era quello di attirare attenzione sulla Band, che era alla ricerca di un produttore.
l loro primo album Appetite for Destruction, registrato insieme al produttore Mike Clink ed uscito nel 1987, è considerato uno dei più importanti nella storia del rock. Nel corso degli anni ha venduto oltre 28 milioni di copie in tutto il mondo ed è stato inserito alla posizione numero 63 nella classifica dei 500 migliori album di sempre secondo Rolling Stone. Tre dei singoli estratti dall'album, "Welcome to the Jungle", "Paradise City" e "Sweet Child O' Mine", entrarono ai primi dieci posti in classifica negli Stati Uniti. Tutti e tre i brani compaiono inoltre nella lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone, rispettivamente alle posizioni numero 467, 453 e 196.
Il disco fu anche uno dei primi a lanciare lo sleaze metal, uno stile di hair metal spesso mescolato con elementi di derivazione punk rock e blues rock. Come è comune in molte band hair metal/hard & heavy, i testi erano incentrati perlopiù sugli eccessi dei componenti della band e sulla vita nei bassifondi di Los Angeles, anche se non mancavano pezzi sentimentali. All'uscita dell'album i Guns N' Roses abbandonarono la maggior parte del loro look glam (specialmente il trucco e le cotonature), ed iniziarono a presentarsi con un atteggiamento più immediato.
Con circa 110 milioni di dischi venduti, di cui 53,5 milioni nei soli Stati Uniti d'America, sono annoverati tra i musicisti di maggior successo nella storia del rock. Lo stile sonoro, l'immagine trasgressiva e le costanti performance dal vivo, li aiutarono ad occupare un posto di prestigio nella scena musicale tra gli anni ottanta e novanta.
A partire dal 1993 il gruppo ha conosciuto problemi e silenzi, a causa di contrasti tra il vocalist Axl Rose (ritenuto il leader carismatico della band) e i vari membri originari. Rose, che scrive anche la maggior parte dei testi, è attualmente l'unico membro rimasto della formazione originale.
La band è stata anche inserita al 92° posto, nella classifica dei 100 artisti immortali secondo la rivista Rolling Stone.
Il gruppo fu fondato nel marzo del 1985 da Axl Rose, Tracii Guns, Izzy Stradlin', Ole Beich e Rob Gardner. I componenti originari provenivano da due gruppi, gli L.A. Guns (poi riformatisi) e gli Hollywood Rose, e presero così il nome dall'unione di questi. Dagli Hollywood Rose provenivano Axl Rose (voce) ed Izzy Stradlin (chitarra ritmica), mentre dagli L.A. Guns provenivano Tracii Guns (chitarra solista), Ole Beich (basso) e Rob Gardner (batteria). Il gruppo si esibì per la prima volta il 26 marzo 1985.
Ole Beich, originariamente negli L.A. Guns, lasciò subito il gruppo per poi essere sostituito da Duff McKagan, che esordì con il gruppo l'11 aprile di quello stesso anno, al locale "Radio City" ad Anaheim in California. Poco dopo anche il chitarrista Tracii Guns abbandonò il gruppo, a causa di divergenze con Rose, e riformò gli L.A. Guns. Al suo posto entrò Saul Hudson, in arte Slash, che aveva avuto precedenti esperienze in alcune band tra cui London, Black Sheep[19] e aveva suonato negli stessi Hollywood Rose insieme a Rose e Stradlin.
Qualche mese dopo annunciò la dipartita anche Rob Gardner. Come racconta Slash nella sua biografia, i 4 restanti chiamarono l'unico batterista che sarebbe partito in tour con loro anche la sera stessa; Steven Adler, che proveniva come McKagan e Slash dai Road Crew. La band raggiunse così l'assetto che l'avrebbe portata al successo.
Dopo un difficile tour lungo la strada per Seattle (Washington) ed altre due date nell'Oregon, i Guns tornarono a Los Angeles stabilendosi in un piccolo magazzino ribattezzato "Hellhouse", suonando, svolgendo lavori occasionali e continuando i concerti nella zona. Come altri gruppi che suonavano nell'area di Hollywood, i Guns furono tra i primi a diffondere lo stile sleaze metal.
Tom Zutaut della Geffen Records, stupito dalla loro esibizione al "Troubadour", diffuse in giro la falsa notizia che "facessero schifo" per avere più tempo e mezzi per scritturarli. La band ricevette così un anticipo di 75 000 dollari dal manager, il quale però scoprì che Axl aveva già promesso di firmare un contratto con l'etichetta concorrente Chrysalis, a patto che l'agente che l'aveva contattato "avesse camminato nuda per Sunset Boulevard". Zutaut dovette rimanere alla finestra del suo ufficio sul Sunset, a guardare nervosamente la strada, per ben tre giorni prima di riuscire a chiudere l'accordo con il gruppo. Il loro primo manager divenne Alan Niven, che poi li avrebbe aiutati ad incidere Appetite for Destruction.
Grazie a questo contratto, i Guns autoprodussero nel 1986 l'EP Live ?!*@ Like a Suicide, sotto l'etichetta UZI Suicide, creata ad hoc dalla Geffen ma non ufficialmente riconosciuta. Circolato in sole 10.000 copie, Live ?!*@ Like a Suicide aveva l'aspetto e le sonorità di un album live, ma in realtà era stato registrato in studio. Lo scopo dell' EP era quello di attirare attenzione sulla Band, che era alla ricerca di un produttore.
l loro primo album Appetite for Destruction, registrato insieme al produttore Mike Clink ed uscito nel 1987, è considerato uno dei più importanti nella storia del rock. Nel corso degli anni ha venduto oltre 28 milioni di copie in tutto il mondo ed è stato inserito alla posizione numero 63 nella classifica dei 500 migliori album di sempre secondo Rolling Stone. Tre dei singoli estratti dall'album, "Welcome to the Jungle", "Paradise City" e "Sweet Child O' Mine", entrarono ai primi dieci posti in classifica negli Stati Uniti. Tutti e tre i brani compaiono inoltre nella lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone, rispettivamente alle posizioni numero 467, 453 e 196.
Il disco fu anche uno dei primi a lanciare lo sleaze metal, uno stile di hair metal spesso mescolato con elementi di derivazione punk rock e blues rock. Come è comune in molte band hair metal/hard & heavy, i testi erano incentrati perlopiù sugli eccessi dei componenti della band e sulla vita nei bassifondi di Los Angeles, anche se non mancavano pezzi sentimentali. All'uscita dell'album i Guns N' Roses abbandonarono la maggior parte del loro look glam (specialmente il trucco e le cotonature), ed iniziarono a presentarsi con un atteggiamento più immediato.
Il Chatter...
La chat può essere considerata una moderna agenzia di socializzazione che permette a chiunque possegga un PC ed un collegamento in rete di entrare in contatto con altri individui e instaurare relazioni.
Ma chi è il “chatter”? E’ cosa assai ardua tracciare un profilo “tipo” di chi frequenta la chat. Fatto sta che, nella maggior parte dei casi, la comunità virtuale diventa una sorta di “ambiente protetto” dove poter dare sfogo alle proprie emozioni e ai propri sentimenti senza la paura di esser giudicati nel modo di porsi oppure di sentirsi “osservati” nell’agire.
Si inizia a chattare per curiosità o perché un/a nostro/a conoscente ci presenta questo “mondo alternativo”, dove la vergogna e l’inibizione non esistono.
La stragrande maggioranza di chi inizia a chattare lo fa per frustrazione, solitudine o perché sta attraversando un momento particolare della propria vita in cui il mondo reale nega importanti aspettative, sovente riguardanti la sfera affettiva (delusioni amorose, mancanze o carenze parentali, assenza di amicizie consolidate, un passato che si ripete, un lutto, una separazione ecc…).
E’ bene precisare che per “solitudine” ci si riferisce ad un concetto molto più ampio del sentimento. Infatti, si può condurre la propria vita circondati da tante persone attente e premurose “reali”, in un contesto apparentemente soddisfacente, ma comunque essere “soli” con se stessi a causa di una “inconfessabile” mancanza interiore che non trova risposte adeguate nella realtà quotidiana.
In buona sostanza, la chat diventa un “mondo alternativo” dove socializzare, permettendo di togliere la “maschera” che ogni giorno si indossa per paura del giudizio altrui, oppure per donare al proprio “Io” la speranza di poter trovare ciò che la realtà che sta intorno non offre in modo adeguato: l’affetto, l’amicizia,
la complicità e, non per ultimo, l’amore.
Come evitare i pericoli della Chat
E’ evidente che se in chat si trova qualcuno di veramente interessante e che, davvero, potenzialmente potrebbe essere un/a possibile partner o amico/a, è necessario, soprattutto per una donna, attuare tutte le precauzioni del caso nel momento in cui si dovesse decidere di concretizzare la relazione con un appuntamento.
Alcuni consigli utili al fine di evitare spiacevoli sorprese o di divenire vittime di “stalking”:
- non fornire numeri di cellulare (se l’altro/a ha conoscenze nell’ambito del gestore telefonico dove è registrato il numero, potrebbe risalire a tutti i vostri dati. Oppure, nel caso non funzionasse qualcosa, continuare a molestarvi con telefonate o sms);
- non fornire indirizzi di posta elettronica di uso quotidiano e personale al fine di evitare molestie per lettera continue e dover ricorrere al cambio dell’indirizzo e-mail (anche in questo caso si ricorda che, nonostante tutte le garanzie fornite dai provider, basta una conoscenza all’interno dello stesso per avere i vostri dati);
- non fornire riferimenti su luoghi frequentati (es. posto di lavoro, palestre ecc…)
e, tanto meno, riferimenti privati come il numero di casa o l’indirizzo;
- non fornire informazioni circa le proprie abitudini (orari di lavoro, uscite, locali frequentati ecc...);
- fornire solo e soltanto i riferimenti strettamente necessari;
- se si desidera sentire l’altro/a per telefono, chiamare da un numero diverso dal vostro personale oppure con numero “privato” (anche se è sconsigliato - vedi sopra “conoscenze nell’ambito dei gestori telefonici”);
- se si desidera incontrare l’altro/a, farlo in un luogo frequentato, magari di vostra esclusiva conoscenza.
Queste sono semplici regole per evitare non solo i “peggiori” deviati (rari, per fortuna) ma, soprattutto, coloro che, affetti da disturbi minori, potrebbero diventare stalker ed iniziare a molestarvi con tutti i mezzi possibili (telefono, e-mail ecc…), appostarsi fuori dai luoghi da voi frequentati o seguirvi.
Si ricorda, a tale proposito, che le statistiche registrano come il 20% della popolazione italiana (dato rilevato in 15 regioni della penisola), cioè un italiano/a su cinque (che è moltissimo), soprattutto donne, sia stato/a almeno una volta vittima di stalking. Spesso in modo così cruento da dovere essere obbligato/a a cambiare perfino città.
Ma chi è il “chatter”? E’ cosa assai ardua tracciare un profilo “tipo” di chi frequenta la chat. Fatto sta che, nella maggior parte dei casi, la comunità virtuale diventa una sorta di “ambiente protetto” dove poter dare sfogo alle proprie emozioni e ai propri sentimenti senza la paura di esser giudicati nel modo di porsi oppure di sentirsi “osservati” nell’agire.
Si inizia a chattare per curiosità o perché un/a nostro/a conoscente ci presenta questo “mondo alternativo”, dove la vergogna e l’inibizione non esistono.
La stragrande maggioranza di chi inizia a chattare lo fa per frustrazione, solitudine o perché sta attraversando un momento particolare della propria vita in cui il mondo reale nega importanti aspettative, sovente riguardanti la sfera affettiva (delusioni amorose, mancanze o carenze parentali, assenza di amicizie consolidate, un passato che si ripete, un lutto, una separazione ecc…).
E’ bene precisare che per “solitudine” ci si riferisce ad un concetto molto più ampio del sentimento. Infatti, si può condurre la propria vita circondati da tante persone attente e premurose “reali”, in un contesto apparentemente soddisfacente, ma comunque essere “soli” con se stessi a causa di una “inconfessabile” mancanza interiore che non trova risposte adeguate nella realtà quotidiana.
In buona sostanza, la chat diventa un “mondo alternativo” dove socializzare, permettendo di togliere la “maschera” che ogni giorno si indossa per paura del giudizio altrui, oppure per donare al proprio “Io” la speranza di poter trovare ciò che la realtà che sta intorno non offre in modo adeguato: l’affetto, l’amicizia,
la complicità e, non per ultimo, l’amore.
Come evitare i pericoli della Chat
E’ evidente che se in chat si trova qualcuno di veramente interessante e che, davvero, potenzialmente potrebbe essere un/a possibile partner o amico/a, è necessario, soprattutto per una donna, attuare tutte le precauzioni del caso nel momento in cui si dovesse decidere di concretizzare la relazione con un appuntamento.
Alcuni consigli utili al fine di evitare spiacevoli sorprese o di divenire vittime di “stalking”:
- non fornire numeri di cellulare (se l’altro/a ha conoscenze nell’ambito del gestore telefonico dove è registrato il numero, potrebbe risalire a tutti i vostri dati. Oppure, nel caso non funzionasse qualcosa, continuare a molestarvi con telefonate o sms);
- non fornire indirizzi di posta elettronica di uso quotidiano e personale al fine di evitare molestie per lettera continue e dover ricorrere al cambio dell’indirizzo e-mail (anche in questo caso si ricorda che, nonostante tutte le garanzie fornite dai provider, basta una conoscenza all’interno dello stesso per avere i vostri dati);
- non fornire riferimenti su luoghi frequentati (es. posto di lavoro, palestre ecc…)
e, tanto meno, riferimenti privati come il numero di casa o l’indirizzo;
- non fornire informazioni circa le proprie abitudini (orari di lavoro, uscite, locali frequentati ecc...);
- fornire solo e soltanto i riferimenti strettamente necessari;
- se si desidera sentire l’altro/a per telefono, chiamare da un numero diverso dal vostro personale oppure con numero “privato” (anche se è sconsigliato - vedi sopra “conoscenze nell’ambito dei gestori telefonici”);
- se si desidera incontrare l’altro/a, farlo in un luogo frequentato, magari di vostra esclusiva conoscenza.
Queste sono semplici regole per evitare non solo i “peggiori” deviati (rari, per fortuna) ma, soprattutto, coloro che, affetti da disturbi minori, potrebbero diventare stalker ed iniziare a molestarvi con tutti i mezzi possibili (telefono, e-mail ecc…), appostarsi fuori dai luoghi da voi frequentati o seguirvi.
Si ricorda, a tale proposito, che le statistiche registrano come il 20% della popolazione italiana (dato rilevato in 15 regioni della penisola), cioè un italiano/a su cinque (che è moltissimo), soprattutto donne, sia stato/a almeno una volta vittima di stalking. Spesso in modo così cruento da dovere essere obbligato/a a cambiare perfino città.
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giovedì 8 luglio 2010
Bolzano la più cara d'Italia, Napoli la più economica
E' Bolzano la citta' piu' cara d'Italia, che fa registrare i livelli dei prezzi piu' elevati del 5,6% rispetto alla media nazionale. Seguono Bologna (+4,9%) e Milano (+4,7%). E' quanto emerge dalla prima indagine completa sulle differenze nel livello dei prezzi tra i capoluoghi di regione italiani nel 2009. I dati sono stati elaborati dall'Istat insieme con Unioncamere e Istituto Tagliacarne. Dai dati emerge che Napoli e' il capoluogo piu' economico del paese (-6,2% sulla media). L'indagine, che ha preso in considerazione un paniere di 3.700 prodotti specifici, precisa il rapporto. Per quanto riguarda la spesa per alimentari, bevande e tabacchi la città più cara si conferma Bolzano (+8% sulla media nazionale) e quella meno cara è Napoli (-9%). Quanto all'abbigliamento e alle calzature, invece, il capoluogo di regione più costoso è Trieste (+3,7%), quella più conveniente è Campobasso (-5,4%). Per il comparto di spese relative alla casa (abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili) la più costosa risulta Roma (+12,8%), quella meno cara è Potenza (-14,4%). Il livello dei prezzi dei mobili, articoli e servizi per la casa vede Trento al vertice della classifica seguita da Bolzano, mentre Ancona e Campobasso sono ai piedi. Riguardo ai servizi sanitari e spese per la salute, i livelli dei prezzi più alti si registrano ad Aosta (+12,6%) e Milano (+12%). All'opposto Reggio Calabria e Napoli mostrano i livelli più bassi (rispettivamente -11,7% e -9,7%). Per i beni e servizi che rientrano nei capitoli di spesa trasporti e comunicazioni il campo di variazione della parità di prezzo tra le città è compreso tra il +3,1% di Torino e Venezia e il -6,5% di Reggio Calabria. Infine quanto al comparto istruzione, servizi ricettivi e ricreativi la città più cara è Bologna (+7,2%) e quella meno cara è Napoli (-7,8%).
fonte ansa.it
fonte ansa.it
Usa: 4 ragazze su 10 FB-dipendenti
Per le giovani donne americane Facebook e' come una droga. Quattro ragazze su dieci fra i 18 ei 34 anni si definiscono ''dipendenti''. Il 34% ammette di controllare il proprio profilo appena sveglia, prima ancora della colazione, mentre oltre la meta' parla con le persone piu' via internet che non faccia a faccia. E' il risultato di un sondaggio condotto da Light Speed Research, che mostra come la rete sociale sia diventata parte integrante della vita.
fonte ansa.it
fonte ansa.it
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domenica 4 luglio 2010
Quattro risate in compagnia
-Un avvocato ha appena aperto l'ufficio e si raccomanda col custode che se viene qualche cliente deve avvisarlo in anticipo. Dopo un po' suona il citofono e il custode: "Avvocato, avvocato, sta salendo una persona per Voi..."
"Va bene, va bene, grazie..." Allora l'avvocato socchiude la porta, si mette dietro la scrivania e fa finta di parlare al telefono per darsi un certo tono ed una certa importanza. Entra la persona, lui fa segno con la mano di accomodarsi e nel frattempo parla di cause risolte, con un amico immaginario, dilungandosi nel discorso per far sentire al "potenziale cliente" di cosa sia capace. Dopo un po' dice all'amico immaginario: "Ora ti devo salutare che ho qui una persona, ...ci risentiamo,... fammi sapere per quella causa, che aggiusto tutto io..." A questo punto l'avvocato si rivolge alla persona seduta e chiede: "Prego, ... mi dica,... in cosa posso esserle utile...?!"
"Mah, veramente.... io sarei il tecnico del telefono e sono venuto per collegarLe l'apparecchio....!!"
-Un carabiniere entra in un bar e ordina: - Un caffè veloce! Il barista: - E' già in macchina... - Ah... allora torno fuori
-Una giovane lei torna accompagnata dal ragazzino, lui come un ganzo si appoggia al muro e inizia
fammi entrare
nooo, sei pazzo? ci sono i miei!
eddai, non fare la scema
no, non posso, davvero
voglio fartelo assaggiare
sei pazzo? non si puo'
dai....
no, no....davvero nn si puo
a un certo punto si accendono le luci interne, esce la sorellina in pigiama e fa....dice papà che glielo assaggia lui, basta che leva la skiena dal citofono
-Due ottimi amici sono in vena di confidenze: "Ehi, stasera ne faccio cornuti tre in una volta sola".
"Ma dai! E come ci riesci?".
"Faccio l'amore con mia moglie. Semplice no?".
-L' appuntato al maresciallo : "per fare un po' di spazio in archivio possiamo bruciare i fascicoli più vecchi di 10 anni?
Il Maresciallo: "Ottima idea, ma per sicurezza fai prima le fotocopie...."
"Va bene, va bene, grazie..." Allora l'avvocato socchiude la porta, si mette dietro la scrivania e fa finta di parlare al telefono per darsi un certo tono ed una certa importanza. Entra la persona, lui fa segno con la mano di accomodarsi e nel frattempo parla di cause risolte, con un amico immaginario, dilungandosi nel discorso per far sentire al "potenziale cliente" di cosa sia capace. Dopo un po' dice all'amico immaginario: "Ora ti devo salutare che ho qui una persona, ...ci risentiamo,... fammi sapere per quella causa, che aggiusto tutto io..." A questo punto l'avvocato si rivolge alla persona seduta e chiede: "Prego, ... mi dica,... in cosa posso esserle utile...?!"
"Mah, veramente.... io sarei il tecnico del telefono e sono venuto per collegarLe l'apparecchio....!!"
-Un carabiniere entra in un bar e ordina: - Un caffè veloce! Il barista: - E' già in macchina... - Ah... allora torno fuori
-Una giovane lei torna accompagnata dal ragazzino, lui come un ganzo si appoggia al muro e inizia
fammi entrare
nooo, sei pazzo? ci sono i miei!
eddai, non fare la scema
no, non posso, davvero
voglio fartelo assaggiare
sei pazzo? non si puo'
dai....
no, no....davvero nn si puo
a un certo punto si accendono le luci interne, esce la sorellina in pigiama e fa....dice papà che glielo assaggia lui, basta che leva la skiena dal citofono
-Due ottimi amici sono in vena di confidenze: "Ehi, stasera ne faccio cornuti tre in una volta sola".
"Ma dai! E come ci riesci?".
"Faccio l'amore con mia moglie. Semplice no?".
-L' appuntato al maresciallo : "per fare un po' di spazio in archivio possiamo bruciare i fascicoli più vecchi di 10 anni?
Il Maresciallo: "Ottima idea, ma per sicurezza fai prima le fotocopie...."
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venerdì 2 luglio 2010
10 regole d'oro per invecchiare serenmente...
Un recente studio scientifico ha stilato un decalogo per un comportamento che permetta di invecchiare serenamente senza problemi.
1- Fare 10.000 passi (5 km. circa) per tre volte la settimana. L'esercizio fisico è una medicina a qualsiasi età
2- Scegliere attività fisiche di resistenza ed equilibrio e non di forza. Bene anche i videogiochi alla consolle
3- Mangiare bene, variando e senza esagerare. No ai grassi, sì a frutta e verdura
4- Evitare il fumo e limitare l'alcool ad un bicchiere lungo i pasti
5- Riscoprire il proprio corpo: affettività, ma anche sessualità e contatto fisico
6- Coltivare le relazioni familiari ad esempio con i nipoti per i nonni.
7- Avere un impegno sociale praticando volontariato, aiuta l'attività mentale
8- Non abusare di farmaci, soprattutto antideperessivi e sonniferi. Meglio tanta attività fisica
9- Vivere per quanto più possibile all'aria aperta e al sole
10- Evitare escursioni termiche eccessive.
10 regole non troppo difficili da eseguire io a parte qualche regola ce la dovrei fare vi faro sapere fra cinquanta anni a presto.....
1- Fare 10.000 passi (5 km. circa) per tre volte la settimana. L'esercizio fisico è una medicina a qualsiasi età
2- Scegliere attività fisiche di resistenza ed equilibrio e non di forza. Bene anche i videogiochi alla consolle
3- Mangiare bene, variando e senza esagerare. No ai grassi, sì a frutta e verdura
4- Evitare il fumo e limitare l'alcool ad un bicchiere lungo i pasti
5- Riscoprire il proprio corpo: affettività, ma anche sessualità e contatto fisico
6- Coltivare le relazioni familiari ad esempio con i nipoti per i nonni.
7- Avere un impegno sociale praticando volontariato, aiuta l'attività mentale
8- Non abusare di farmaci, soprattutto antideperessivi e sonniferi. Meglio tanta attività fisica
9- Vivere per quanto più possibile all'aria aperta e al sole
10- Evitare escursioni termiche eccessive.
10 regole non troppo difficili da eseguire io a parte qualche regola ce la dovrei fare vi faro sapere fra cinquanta anni a presto.....
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