Il corno
È il portafortuna per eccellenza, rigorosamente rosso e preferibilmente di corallo e fatto a mano. Il corno fin dall'epoca neolitica era simbolo di potenza e di fertilità e quindi era di buon augurio per chi lo possedeva. In corallo, perché la mentalità popolare lo considerava una pietra preziosa col potere di scacciare malocchi e proteggere le donne incinte. Rosso perché è un colore che viene associato spesso, e in molte culture, alla fortuna. Fatto a mano perché acquista poteri benefici dalle mani che lo realizzano.
Candele che si spengono
Se una candela si spegne durante una cerimonia vuol dire che ci sono spiriti maligni nelle vicinanze. Il "fuoco" sulle torte che venivano preparate nei banchetti festosi serviva invece a tenere lontani gli spiriti maligni. E' per questo motivo che, alla fine delle celebrazioni le candele venivano spente con un soffio: a festa ormai finita gli "spiriti malvagi" si allontanavano da soli e il fuoco non serviva più.
Il cappello sul letto
In passato, quando i sacerdoti si recavano al capezzale di un moribondo, posavano il cappello sul letto. Da allora è nata la superstizione che posare un copricapo sul letto porti sfortuna.
Il gatto nero
La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando essi in genere erano considerati i diabolici compagni delle streghe, per la loro abitudine a uscire di notte. Quelli di colore nero inoltre, non molto visibili nell'oscurità, facevano imbizzarrire i cavalli, i quali scaraventavano i cavalieri a terra con estrema violenza. Da qui infatti proviene l'idea che portino sfortuna quando ci attraversano la strada.
Il ferro di cavallo
La tradizione che il ferro di cavallo sia un portafortuna trae origine dai tempi in cui gli uomini erano divisi in nobili cavalieri e poveri contadini. Succedeva che i poveri contadini stavano nelle loro misere dimore e vedevano sfrecciare i cavalieri. Se il cavallo perdeva un ferro allora il cavaliere era costretto a fermarsi e il contadino poteva dargli una mano e rimediare così qualche moneta in cambio dell'aiuto prestato. Ecco perché il ferro di cavallo diventa un portafortuna solo se trovato per strada e poi appeso sulla porta di casa.
Passare sotto una scala
La scala poggiata al muro forma un triangolo e attraversare il triangolo vuol dire rompere l'equilibrio energetico che questa forma crea. Il triangolo è una forma estremamente legata alle credenze religiose. O più prosaicamente perche una volta le scale erano fatte a tiangolo quindi con una precaria stabilità: chi passava sotto rischiava di vedersi arrivare addosso qualsiasi cosa.
Specchio rotto
Vedere la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto dava l'idea di conseguenze negative. Furono gli antichi Romani a decidere che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all'epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni 7 anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari 7 anni prima di tornare sani come prima.
Versare il sale
Anche se nel Cenacolo di Leonardo Da Vinci non si vede più, data l'usura della tela, Giuda col gomito aveva rovesciato il salino mentre parlava all'orecchio di Gesù. Da qui è partita la superstizione che versare il sale porti sfortuna. Il sale comunque ha sempre avuto nell'antichità un grandissimo valore. Si pagava la gente con il sale (il salario appunto) ma ci sono molti altri significati positivi, per cui rovesciare il sale porta male in quanto spreco di un bene prezioso.
Lenticchie la notte di San Silvestro
Mangiare le lenticchie la notte di capodanno si dice che porti ricchezza. Ogni lenticchia è, infatti, rappresentazione di una moneta e quindi più ne mangeremo e più soldi avremo. Anche lo zampone e il cotechino sono divenute il simbolo dell'abbondanza viste anche le caratteristiche super nutrienti della carne di maiale. Mangiare queste due pietanze a capodanno promette un anno ricco e fortunato. Anche chiudere la cena con uva e frutta secca è garanzia di un anno prospero: "chi mangia l'uva per Capodanno -recita un antico proverbio- conta i quattrini tutto l'anno".
L'ombrello in casa
I primi ombrelli avevano la struttura in ferro e soprattutto il terminale assai appuntito per questo motivo spesso se si peccava di prudenza si rischiava di fare male alle persone. Di qui l'usanza di dire che porti male aprire l'ombrello in casa. Ma c'è anche una superstizione legata alla morte: il prete che impartiva l'estrema unzione era assisitito da un chierico con un apposito baldacchino a forma di ombrello.
I numeri 13 e 17
Superstizione di origine asiatica: 13 sono infatti gli spiriti della casa, 12 buoni, il tredicesimo malvagio. Al 13 sono legate altre leggende: Filippo di Macedonia aggiunse la sua statua a quelle di dodici divinità. Secondo la leggenda fu ucciso per questo. Tredici furono i convitati all'ultima cena. Nell'Apocalisse il tredicesimo capitolo è quello del Male e dell'Anticristo, Satana (Satvan, "l'avversario"). Il 17 in Asia era considerato favorevole (nei tarocchi è rappresentato dalle stelle, 17 sono le parole di preambolo alla preghiera, 17 sono i regali consigli, che si impartivano sussurrati nell'orecchio, all'atto dell'incoronazione; 17 sono i simboli del vessillo reale. Nel Medioevo però fu il simbolo dei morti per impiccagione. Presso i romani, anagrammando il numero XVII, si otteneva il verbo VIXI che in latino, vuol dire "vissi" (sono morto!).
Nè di venere nè di marte
Il detto "nè di venere (venerdì) nè di marte (martedì) non si sposa e non si parte" è collegato al fatto che martedì è il giorno di Marte dio della guerra e il venerdì, secondo la credenza popolare, è propizio ai diavoli e alle streghe. (venerdì si ricollega anche alla passione di Cristo).
Pestare le feci animali
Di dubbia origine ma pare la più accreditata: durante la Grande Guerra, il sistema più efficace per aggirare le mine era quello di camminare saltellando sugli escrementi di vacca (dove era passato l'animale poteva passare anche un uomo).
Il quadrifoglio
Trovare il quadrifoglio è un porta fortuna perchè è il fiore dei lepricani che sono i custodi delle pentole piene d'oro che si trovano alla fine dell'arcobaleno e quindi donano la fortuna a chi li trova.
"Merda" agli attori
Agli attori o in teatro si dice merda per portare fortuna perché prima della nascita dell'automobile si utilizzavano le carrozze e quindi se davanti ad un teatro c'era molta cacca di cavallo significava che c'era stato molto pubblico e quindi che lo spettacolo era andato bene.
fonte msn.it
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