lunedì 16 gennaio 2012

Bocciato ma risarcito con 5mila euro

Bocciato all'esame di maturita' nel 2004, aveva dovuto ripetere l'anno passando a una scuola privata. Il Tar, che in precedenza aveva riconosciuto l'illegittimita' della bocciatura, ha condannato il ministero dell'istruzione al risarcimento dei danni subiti, quantificati in 5.000 euro. La vicenda, riportata dal quotidiano la Repubblica, riguarda uno studente del liceo artistico statale Leon Battista Alberti di Firenze. Secondo i suoi avvocati, si tratterebbe del primo caso di risarcimento per una bocciatura in Italia.
Lo studente affronto' la maturita' per la prima volta nel luglio del 2004, ma non riusci' a ottenere la sufficienza. Cosi', si iscrisse a una scuola privata e l'anno successivo fu promosso. In quei mesi pero' aveva presentato ricorso al Tar contro la decisione della commissione. La prima rivincita arrivo' nel febbraio del 2006, quando il tribunale amministrativo annullo' la bocciatura. Colpa della prova orale: il ragazzo, contrariamente a quanto previsto dall'ordinanza ministeriale 35 dell'8 aprile del 2003, non era stato interrogato in tutte le materie dell'ultimo anno. Secondo quanto accertato dai giudici, era stato interrogato solo in italiano, anatomia artistica e storia. I prof non gli avevano chiesto niente di tutte le altre materie, pregiudicando cosi' le sue possibilita' di essere promosso.Il ministero dell'istruzione non ha presentato appello, cosi' la sentenza del 2006 e' diventata definitiva. Lo studente pero' non si e' accontentato: la bocciatura lo aveva costretto a ripetere l'anno e a spendere denaro per una scuola privata. Si e' rivolto al Tar per chiedere i danni e il tribunale gli ha dato nuovamente ragione, condannando il ministero a risarcirlo di 5.000 euro, cifra pari al costo del corso di studi che ha dovuto ripetere, a cui vanno aggiunti gli interessi legali e le spese di giudizio.

fonte ansa

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