Da ragazzo avevo un amico, tale Carletto Capone, il cui compleanno cadeva giusto il 29 febbraio. Per lui quella ricorrenza era un piccolo dramma. Per tre volte infatti, ogni quattro anni, si perdeva i regali di compleanno. Gli amici, poi, invece di chiamarlo Carletto, lo chiamavano Bisestile, e questo lo faceva infuriare ancora di più. Capone con la famiglia in qualche modo riuscì a trovare un accordo: festeggiava il suo compleanno alla mezzanotte in punto del 28 febbraio e pazienza se il giorno dopo era solo il primo marzo.
Il 29 febbraio (previsto solo negli anni bisestili) è il 60º giorno del calendario gregoriano, mancano 306 giorni alla fine dell'anno.Un anno che ha il 29 febbraio è, per definizione, un anno bisestile. Nel calendario gregoriano, questa data cade negli anni divisibili per quattro (ad esempio, 1992, 1996, 2004, 2008 o 2012), ma non in quelli divisibili per cento (1800, 1900), a meno che non siano divisibili per quattrocento (ovvero il 2000 è stato bisestile). Nel precedente calendario giuliano la regola era più semplice: avevano il 29 febbraio tutti gli anni divisibili per quattro.I giorni della settimana di un anno bisestile si ripetono
ciclicamente ogni 400 anni.Per le persone nate in questo giorno la data di celebrazione del
compleanno nei tre anni non bisestili tra un 29 febbraio e l'altro è
problematica: chi considera il giorno successivo al 28 febbraio lo celebra il 1º marzo, chi invece lo intende l'ultimo giorno di febbraio lo celebra il 28.Il 29 febbraio viene detto giorno bisestile, anche se nel Calendario Romano era il 24 febbraio ad essere aggiunto, prendendo il nome di giorno "bissextile",
ovvero un sesto giorno extra nel cammino che portava alle calende di
marzo. I Romani, comprendendo la necessità di un giorno extra, scelsero
in particolare il 24 febbraio, solo perché seguiva l'ultimo giorno del
loro anno, che in quel periodo della storia era, naturalmente, il 23 febbraio.
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