Un misterioso "schiaffeggiatore di sederi" ha tormentato per mesi la
cittadina di Burnley, nel Regno Unito, aggredendo almeno dieci donne tra
il 15 novembre e il 2 gennaio. Dopo una lunga indagine la polizia è
riuscita ad arrestare lo schiaffeggiatore seriale, un 14enne del luogo,
che al processo ha dichiarato: «Non so perchè l'ho fatto, ma non per
motivi sessuali». Proprio l'assenza di un movente sessuale è stato
decisivo nella condanna emessa dal Tribunale per i minorenni di Reedley.
Il giovane, di cui non sono state divulgate le generalità, è stato
condannato a 12 mesi di rimessione sotto il controllo di personale
specifico e al risarcimento economico di una delle vittime.
GLI ATTACCHI La prima vittima a sporre denuncia è stata Julia Bennet, che il 15 novembre venne schiaffeggiata mentre passeggiava su Padiham Street. Un doppio attacco avvenne ai danni di una donna di 47 anni e di una giovane di 18, aggredite il 28 novembre vicono ad Adler Street. Il 2 Dicembre un altro 'doppio schiaffo' per due ragazze di 19 e 24 anni che passeggiavano tra Watt Street e Hargrow Road. L'ultimo caso registrato è quello del 2 gennaio, quando il 14enne ha schiaffeggiato il sedere di una 18enne. La vittima di 19 anni è quella che ha subito lo shock peggiore: si è spaventata a tal punto da avere paura di uscire di casa da sola, soprattutto di sera. Proprio per questo è stata l'unica vittima a ricevere un risarcimento economico. Le rimanenti cinque vittime hanno preferito rimanere anonime.
GLI ATTACCHI La prima vittima a sporre denuncia è stata Julia Bennet, che il 15 novembre venne schiaffeggiata mentre passeggiava su Padiham Street. Un doppio attacco avvenne ai danni di una donna di 47 anni e di una giovane di 18, aggredite il 28 novembre vicono ad Adler Street. Il 2 Dicembre un altro 'doppio schiaffo' per due ragazze di 19 e 24 anni che passeggiavano tra Watt Street e Hargrow Road. L'ultimo caso registrato è quello del 2 gennaio, quando il 14enne ha schiaffeggiato il sedere di una 18enne. La vittima di 19 anni è quella che ha subito lo shock peggiore: si è spaventata a tal punto da avere paura di uscire di casa da sola, soprattutto di sera. Proprio per questo è stata l'unica vittima a ricevere un risarcimento economico. Le rimanenti cinque vittime hanno preferito rimanere anonime.
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