«Sono un appassionato di calcio, cerco chi voglia organizzare una squadra per omosessuali e non solo». Esordiva così Giorgio Sorrentino, attore di teatro napoletano, più di un anno e mezzo fa.
Da quel giorno molte cose sono cambiate, tanto che molte persone lo hanno contattato e hanno sposato la sua proposta di comporre una squadra da calcio di giocatore gay. Si chiamano 'Pochos', e sono riusciti a formare una squadra di calcetto: «Nel calcio – sottolinea Sorrentino - si ha paura nel dichiarare le proprie tendenze. La prestazione atletica non ha nulla a che vedere con le proprie inclinazioni sessuali. Però in questo sport pare che sia un problema. Noi non vogliamo combattere i pregiudizi, perché altrimenti ci ghettizzeremo a nostra volta, ma vogliamo giocarci, vogliamo convincere tutti che quando si segna un gran gol non si chiede a chi l’ha segnato come la pensa».
Da quel giorno molte cose sono cambiate, tanto che molte persone lo hanno contattato e hanno sposato la sua proposta di comporre una squadra da calcio di giocatore gay. Si chiamano 'Pochos', e sono riusciti a formare una squadra di calcetto: «Nel calcio – sottolinea Sorrentino - si ha paura nel dichiarare le proprie tendenze. La prestazione atletica non ha nulla a che vedere con le proprie inclinazioni sessuali. Però in questo sport pare che sia un problema. Noi non vogliamo combattere i pregiudizi, perché altrimenti ci ghettizzeremo a nostra volta, ma vogliamo giocarci, vogliamo convincere tutti che quando si segna un gran gol non si chiede a chi l’ha segnato come la pensa».
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