Per qualcuno si può parlare di intervento divino, per altri ci sono
precise spiegazioni scientifiche. C’è chi invoca la sindrome di Lazzaro,
cioè la spontanea riattivazione del sistema cardiocircolatorio.A volte, poi, è stato soltanto un tragicomico errore di valutazione.I presunti morti, infatti, che magari si alzano in piedi quando parenti e
amici erano già pronti a seppellirli tra dolore e lacrime, sono tra
noi. Morti che, dopo la sorprendente ‘resurrezione’, sono quasi più vivi
dei vivi.
La cronaca, anche di questi giorni, è ricca di casi di questo tipo. Ecco alcuni dei più clamorosi.
Si risveglia al suo funerale. Ancora giovane, eppure
malato da tempo, per Brighton Dama Zanthe sembrava davvero giunta la
fine. Il 34enne dello Zimbabwe era stato già messo nella sua bara. I
parenti e gli amici avevano cominciato a sfilare davanti al feretro in
una camera mortuaria allestita di tutto punto. E proprio uno degli
addolorati conoscenti del presunto defunto, il suo datore di lavoro, si è
accorto per primo che Zanthe stava muovendo le gambe. A quel punto,
improvviso e inevitabile, c’è stato un cambio di scenario. I familiari
del giovane hanno chiamato i soccorsi e Zanthe è stato portato
nell’ospedale di Gweru. Dopo due giorni è tornato a casa. Ora sta bene,
ma non ricorda nulla né della sua morte né della ‘resurrezione’.
Morto, anzi era a bere con gli amici. Se vi allontanate
per lungo tempo da casa, magari non aspettate troppo per avvisare i
vostri amici e parenti. Altrimenti, potrebbero pensare che siate morti e
cominciare ad organizzare il vostro funerale. E’ quello che è successo
poco più di 3 anni fa ad Ademir Jorge Goncalves, un muratore brasiliano.
I suoi familiari credevano che fosse morto in un incidente
automobilistico. Lui, invece, aveva solo trascorso la notte con amici in
un locale per camionisti bevendo cachaca, un liquore distillato dalla
canna da zucchero. Il fatto è che in Brasile, come da tradizione, il
funerale si celebra il giorno successivo alla morte. E così Goncalbes è
dovuto andare di corsa al cimitero della cittadina di Santo Antonio da
Platina per bloccare la cerimonia in onore alla sua dipartita.
Quando l’infarto sembra fatale. Le morti apparenti
sono protagoniste anche in Italia. Qualcuno forse ricorderà il caso di
Roberto De Simone, un pensionato di Palermo, che dieci anni fa si è
risvegliato quando i suoi parenti avevano già chiamato le pompe funebri
ed erano già arrivate le prime visite di circostanza. Roberto, infatti,
colpito da infarto fulminante, era stato ricoverato d’urgenza. Il suo
cuore aveva smesso di funzionare ed era caduto in coma. A quel punto i
medici hanno restituito il pensionato ai familiari in modo che potesse
vivere a casa i suoi ultimi momenti terreni. Poi, quando ormai la bara
stava per essere sigillata, l’anziano si è risvegliato. L’unica
spiegazione sembra essere un miracolo. Con qualche grave problema
respiratorio come strascico.